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Nel sistema esoterico della Golden Dawn l'Eremita è associato al segno della Vergine.
L’immagine del saggio eremita ha svolto sin dai tempi antichi un ruolo di gran rilievo nell’immaginazione popolare. Il ritiro dalla vita ordinaria e l’attenzione totale rivolta alla ricerca della verità erano molto apprezzate, specialmente perché coincidevano con qualità sante ed un’attitudine di servizio devoto verso coloro che non si “ritiravano”.
Nel Tarot of the Saints di Robert Places, l’Eremita è rappresentato da Sant’Antonio Abate, che è tradizionalmente ritratto con una piccola campana, un maiale a lato e una grande croce a forma di T (il tau). Similmente a San Francesco, Antonio fu colpito da un passo del Vangelo di Marco, “Vai, vendi quello che hai, e donalo ai poveri”, che è quello che egli fece. Tuttavia, a differenza di Francesco, Antonio trascorse la maggior parte della sua vita in preghiera e ascetismo solitari. Il suo esempio e i poteri miracolosi di cui era dotato attirarono molte persone per guarigione e guida spirituale.
In molti mazzi di tarocchi, compreso il Rider Waite Tarot, la carta dell’Eremita ritrae un uomo anziano con una veste e cappuccio monacale, eretto sulla neve di un picco di montagna, mentre tiene nella mano destra una lanterna con una stella a sei punte, associata con l’esagramma del Sigillo di Salomone, o Shatkona (rappresentante l’unità divina e la fusione delle polarità), e un bastone di legno nella sua mano sinistra. La mano destra tradizionalmente è in relazione con l’intento consapevole, che è qui associato con la luce, la saggezza della lanterna e la capacità di unire gli opposti (il Sigillo), mentre la mano sinistra rappresenta ciò che è rilasciato, ossia il potere mondano del sentiero patriarcale (il bastone).