Lughnasadho Lammas è uno degli otto cosiddetti festival celtici, tradizionalmente associato con il primo di agosto. Nacque come una festa per celebrare la divinità irlandese della luce, Lugh,
e in seguito incorporò tutte le principali divinità del raccolto.
L’evento onora l’inizio della stagione della mietitura con raduni
comunitari e mercati. È il culmine del calore e della luminosità,
dell’esuberanza e della performance. È anche la festa funeraria del dio
della luce, che implica pure il riconoscimento del freddo e
dell’oscurità, l’altra polarità del ciclo. Questo aspetto è celebrato
dalla canzone folk "John Barleycorn Must Die".
Quando
la vita sembra essere al massimo da un lato, la morte prospera
dall’altro. Perciò a Lughnasadh, come in tutte le vere celebrazioni
olistiche, sono comprese tutte le polarità, e tutti e tutto, sacro e
profano, trovano il loro spazio di santità nella ruota dell’esistenza.
Vita
e morte, giorno e notte, luce e buio, tutte le coppie d’opposti
esistono simultaneamente in ogni momento. Quando l’emisfero
settentrionale è nel bel mezzo dell’estate, nell’emisfero meridionale
l’inverno regna supremo, mentre il sole sorge in una parte del mondo,
tramonta in un’altra. E in questa estate italiana così imprevedibile, le
polarità sembrano essersi stancate di questa noiosa alternanza, per cui
amano mescolarsi e uscire fuori dagli schemi.
"La creatività luminosa è la
capacità di andare in profondità dentro noi stessi e dare forma visibile
a ciò che senza di noi non avrà mai la possibilità di essere visto.
Questo include anche ciò che malgrado noi può fornire le più grandi benedizioni al mondo." (FS)
La Luna Nuova in Leone ha luogo alle 0:42 ora italiana del 27 luglio 2014.
Questa
Luna Nuova promuove l'espressione giocosa della nostra creatività, la
capacità di gestire il potere sul palcoscenico della vita, la
consapevolezza del nostro vero scopo.
La
Luna Nuova è una fase attiva, con l'energia maschile prevalente. Porta
nuova consapevolezza e un cambio di prospettiva. Questo permette di
trovare spazio per identificare intenzioni e fondamenta per nuovi
progetti o per rilasciare vecchi cicli di rancore. Tuttavia, poiché
l'intero scenario è vago, vi può essere anche vulnerabilità e
incertezza, che necessitano di pause di riflessione. La domanda generale è: "Che cosa voglio veramente?", "Che
cosa dà a me stesso e agli altri gioia?", "In che modo posso esprimermi
creativamente per portare beneficio a me stesso e agli altri?"
Con la Luna Nuova le domande richiedono risposte oneste, non condizionate dagli altri o dall'ambiente.
Questa
Luna Nuova in Leone esclude decisamente la tendenza ad imitare gli
altri. Si tratta qui di identificare cosa ti distingue da chi ti
circonda, permettendo l'emergenza di doni che possono manifestarsi solo
attraverso di te, e soprattutto nonostante te. Il nostro ruolo è
essenziale per fare nascere le nostre creazioni. Tuttavia, quando esse
sono state generate, sono destinate a prendere una loro propria vita, in
grado di muoversi ben oltre i nostri limiti e l'idea che abbiamo di noi
stessi. Una volta che diamo forma visibile a ciò che dimora dentro di
noi, esso emanerà la sua propria luce, che risplenderà sul mondo,
inclusi noi, i creatori stessi.
Sii
consapevole del tuo intento, di ciò che vuoi, non importa se sembra una
fantasia. Non è il momento di essere pragmatici durante la Luna Nuova.
E' il momento per aprirti alla tua visione senza limiti di alcun
genere. Più avanti, man mano che il ciclo lunare procede, ci sarà
l'opportunità per individuare in che modo realizzare la visione. Per
ora accetta la sfida di aprirti al tuo potere creativo, includendo tutto
quello che ti giunge, anche le idee più impensabili. Non si tratta di
fare nulla per ora, a parte essere ricettivi e consapevoli...
Marte entra in Scorpione alle 4:25 del 26 luglio 2014, con la Luna Nuova in Leone, dando il calcio di inizio ad un ciclo che durerà per quasi tutta l'estate.
Questa situazione sviluppa una grande forza di volontà e la capacità di focalizzarsi su obiettivi che comportano sfide, situazioni rischiose, colme di passione o fuori dagli schemi convenzionali. Lo scopo è affrontare e portare alla luce della coscienza i nostri desideri più audaci e proibiti. L'opportunità che la vita può presentare è di trovarceli proprio di fronte, disponibili, a portata di mano, per cui da parte nostra si tratta solo di prendere o lasciare.
Marte in Scorpione genera una carica di intensità emotiva, fisica ed erotica immane. Quando il suo magnetismo si scatena, si muove inarrestabile finché colpisce il bersaglio.
In particolare si tratta di riconoscere, sviluppare ed esibire creativamente i nostri tesori più preziosi. Questi sono occultati nei bassifondi del nostro essere, schermati da involucri di vergogna e paura. Non li raggiungeremo mai se seguitiamo a negare le nostre vere passioni, soffocandole con giudizi ed etichette, con ipocrisie e falsità.
Marte in Scorpione fomenta proprio le aree e i comportamenti della nostra vita che sono in contraddizione netta con quanto facciamo per compiacere gli altri e per soddisfare l'idea che vogliamo dare di noi stessi.
Marte in Scorpione con la lunazione in Leone viaggia a cielo aperto, esponendo i nostri lati oscuri in piena luce, perché li possiamo vedere, comprendere e accettare, prima ancora di cambiarli e trasformarli.
Come possiamo cambiare o trasformare qualcosa se non siamo in grado di riconoscerlo e capirlo, se non ne abbiamo mai avuto una vera esperienza?
Quando ci apriamo ai nostri lati oscuri, accettandoli con trasparenza e consentendo ad essi di rivelare la loro vera natura, essi iniziano a fluire lungo il canale della vita e possono essere trasformati.
E poi chi l'ha detto che i lati oscuri devono essere sempre trasformati?
Talvolta si tratta di lasciarli esistere così come sono, liberandoci dai nostri pregiudizi, trasformando invece quelli che crediamo essere i nostri lati di luce.
Il Sole entra in Leone il 22 luglio 2014, alle 23.41. Il Leone è il segno che governa il modo in cui esprimiamo e
proiettiamo in nostro intento nel mondo. Nel cerchio astrosciamanico il Leone si
trova a metà strada fra la Direzione Sud e la Direzione Ovest.
Con l’allineamento al Leone impariamo giocosamente a connetterci con il nostro Intento e a irradiare creatività nel mondo.
Il ciclo del Leone è un
periodo di esposizione, in cui siamo al centro della scena sotto la luce del
Sole, abbandoniamo la timidezza e facciamo risplendere il nostro potenziale. Rivendichiamo il nostro vero intento ed esaltiamo con fiducia la nostra funzione nel
mondo, incuranti se possa apparire arrogante o assurda. Questa funzione solare
non fa riferimento alla percezione della realtà consensuale, bensì alla nostra
natura spontanea come è stata originariamente concepita. Esprime semplicemente
chi sei e sei sempre stato.
Per la percezione umana separata, inclusa quella
derivante dal condizionamento spirituale, accettare ed esprimere il tuo vero
potere è un’espressione di megalomania e un atto privo di umiltà.
Ma, come
spiega A Course in Miracles (Workbook,
p. 102). “l’ego non comprende l’umiltà,
scambiandola per auto-svalutazione. L’umiltà consiste nell’accettare il tuo
ruolo nel mondo senza preoccuparti d’altro. Non è umiltà insistere di non poter
essere la luce del mondo se questa è la Funzione che Dio ti ha assegnato. E’
solo arroganza affermare che questa non può essere la funzione per te, e
l’arroganza è sempre dell’ego”.
Il Leone è interessato all’apparenza piuttosto
che al contenuto. Ciò significa che quello che manifestiamo all’esterno è più
importante di quello che crediamo stia accadendo nella nostra coscienza. Se abbracciamo
pienamente la nostra visione estatica e la esibiamo con entusiasmo e fiducia,
indipendentemente da ciò che sembra accadere a livello interiore, questo è il
messaggio che diffonderemo nell’ambiente circostante. In questo senso il Leone è
un maestro nell’arte teatrale, uno dei pilastri fondamentali
delle tradizioni sciamaniche occidentali.
Il Leone governa la ferma
determinazione di realizzare le tue aspirazioni più alte. Ti offre importanti opportunità per accrescere la fiducia nelle aree
realmente significative per te, per affrontare la vita con creatività e potere, vivendo e giocando.
L'espansione della coscienza, il conseguimento di una consapevolezza olistica, la guarigione dal senso di separazione e il rilascio dei relativi rancori non è un processo puramente intellettuale. Non comporta andare in giro dicendo che "siamo connessi gli uni con gli altri", "tutto è Amore e Unità" o "rilascio il Buio e mi apro alla Luce".
Comprendere intelletualmente che siamo esseri multidimensionali e che tutto fa parte della stessa unità, è certamente importante. Avere la consapevolezza mentale che non esistono dualismi e che ogni cosa che percepiamo è un aspetto di noi stessi, consente già di muoverci oltre i sistemi di credenze fondati sulla separazione.
Questa comprensione rappresenta l'Intento, e opera come elemento di focalizzazione. Questa coscienza ci mette in grado di affrontare il lavoro effettivo di guarigione, che avviene principalmente su un altro piano: quello emozionale.
La comprensione mentale non può sostituire il lavoro effettivo, così come l'idea di una casa non è sufficiente per costruire una casa. Il lavoro effettivo consiste nell'operare sul piano emotivo onde liberare emozioni bloccate fondate sulla separazione.
Il termine "emozione" deriva da "ex" (fuori) e "movere" (muovere), e significa letteralmente "movimento all'esterno", o in altri termini "energie in movimento". Le emozioni sono movimenti che procedono verso l'esterno, energie che fluiscono.
Il problema è che le emozioni di una realtà fondata sulla separazione non possono procedere all'esterno perché sono orchestrate da sistemi di credenza dualistici, che decretano quali emozioni sono permesse e quali sono proibite.
Di conseguenza le emozioni non fluiscono, sono impossibilitate ad uscire fuori e sono manipolate in modo da asservire i sistemi di credenza imperanti.
Il primo stadio per consentire alle emozioni di uscire, di acquisire fluidità è la comprensione mentale, la scelta intellettuale di svolgere tale processo, ossia l'Intento.
A tale condizione segue un secondo stadio, una prassi operativa imprescindibile, che è l'accettazione incondizionata di ogni emozione.
Non è possibile liberare le emozioni se non sussiste accettazione totale delle emozioni, soprattutto di quelle emozioni che non sono state accettate dai sistemi di credenza fondati sulla separazione.
Tali emozioni sono quelle che percepiamo non essere accettate dagli altri. Tali emozioni sono soprattutto quelle che noi stessi non accettiamo.
Certo, ad un livello mentale, possiamo essere paladini dell'accettazione incondizionata delle emozioni e instaurare un sistema di credenza fondato sull'accettazione delle emozioni e la loro liberazione.
Questo è importante, come punto di partenza, come programma operativo, perché è appunto l'Intento, il primo stadio.
Il vero lavoro consiste nel procedere all'accettazione effettiva delle emozioni, che può aver luogo unicamente sul piano emozionale e non su quello mentale.
Ed è sul piano emozionale che si tratta di fare i conti con la parte di noi che non accetta certe emozioni. Questa parte di noi è l'identità separata, l'ego consensuale.
Allora l'invito è di riconoscere quali sono le emozioni che non accettiamo in noi stessi e negli altri.
Nello svolgere questo lavoro ci possiamo avvedere che mentalmente ci sono emozioni che non accettiamo, che riteniamo negative, che giudichiamo severamente.
Di nuovo, l'accettazione è la chiave, e l'accettazione ha da essere incondizionata.
Le emozioni sono energie in movimento, che si muovono solo quando sono accettate.
Non esiste alcuna distinzione tra emozioni positive e negative. Tutte le emozioni sono energia. La definizione di emozioni positive e negative è una prerogativa dell'identità separata.
Se giudichiamo le emozioni secondo un modello di polarità, questo è un segnale che anche il nostro corpo mentale è corrotto, che il nostro Intento è compromesso.
Allora si tratta di riflettere, di focalizzare, di fare una scelta di unità, di attivare il primo stadio, per poi passare all'operatività del secondo stadio.
In sintesi:
Primo stadio: Intento di Unità
Secondo stadio: accettazione di ogni emozione e loro libera espressione.
Il secondo stadio consiste di diversi passaggi, di cui il primo comporta le seguenti domande:
Quali sono le emozioni che non accetto in me stesso? Quali sono le emozioni che non accetto negli altri? Quali sono le emozioni che gli altri non accettano in me? Quali sono le emozioni che di conseguenza non esprimo? Quali sono le emozioni che di conseguenza non permetto agli altri di esprimere?
A tale consapevolezza, segue una prassi operativa, che consiste nell'esprimere le emozioni che non accetto, che gli altri non accettano o che io non accetto negli altri in un contesto di totale accettazione.
Questo significa che idealmente si tratta di esprimere le emozioni in situazioni di sicurezza, tra persone che stanno facendo consapevolmente lo stesso lavoro.
L'invito è di rispondere dapprima alle domande.
L'invito successivo è di operare in un contesto di totale accettazione, di operare tra persone che hanno lo stesso Intento.
Nel mondo esistono molte persone che stanno svolgendo questo lavoro. Non è necessario trovarne tante. In genere ne bastano tre.
Queste persone non sono maestri, né guide.
Sono individui che hanno scelto di accettarsi e di accettare, accettando soprattutto la parte di loro che non accetta, lasciandola esprimere in un contesto di accettazione.
Si tratta di individui che sono disposti a denudarsi totalmente, esibendo ogni parte, sia quelle "luminose" sia quelle "buie", "belle" o "brutte", perché hanno pragmaticamente compreso che "siamo connessi gli uni con gli altri" e che "tutto è Amore e Unità".
E che nulla può essere escluso e che tutto è accettato.
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"Scoprire qual è il tuo intento e la tua funzione è la priorità assoluta nella tua vita, da cui dipende ogni tua scelta, tutto ciò che fai, il tuo destino e quello degli altri."
Durante questo seminario i partecipanti sono introdotti in modo esperienziale agli elementi essenziali del lavoro astrosciamanico ed ai suoi riferimenti pragmatici e immediati nell’ambiente fisico, personale e collettivo. L'incontro si centra sulla ricerca ed esplorazione del proprio intento e scopo nella vita, e si propone di fornire strumenti intesi a definirlo e svilupparlo, tramite semplici pratiche di rapporto con il mondo spiritule e le forze della natura.
Il programma include l’esperienza completa dei tre stati di coscienza astrosciamanica e della relativa pratica di perdono e rilascio (Rituale del Sacro Cono). L'evento è finalizzato a definire e approfondire il rapporto con lo spirito guida, l’intento, i talenti individuali e le modalità di liberazione da blocchi e rancori.
L’incontro include l’insegnamento e la pratica di semplici tecniche, che i partecipanti potranno applicare in seguito autonomamente, sia individualmente sia nel rapporto con altri allievi.
Durante il seminario saranno inoltre forniti elementi di astrologia esperienziale per favorire una comprensione intuitiva del proprio tema natale.
Per informazioni: info@astroshamanism.org, Associazione abbracci, Valenza, 347 5776158
"Ogni volta che la vita crolla attorno a te, danza, danza, danza.” (Zorba il greco)
Sin dai tempi antichi e in tutte le culture la danza è stata usata per
rilasciare il dolore e trasformarlo in luce. Le tradizioni misteriche e
sciamaniche erano consapevoli che la
frequenza vibratoria è la forza primaria che sta alla base dell’universo
manifesto. La danza e il suono sono le più antiche forme di linguaggio e
i principali metodi di comunicazione con realtà alternative. Sono anche
canali attraverso i quali possiamo convogliare la nostra autentica
natura ed esprimerci oltre le restrizioni dei linguaggi convenzionali.
Da una prospettiva astrosciamanica tutta la vita è una danza e poiché
vi sono diversi aspetti della vita ci sono anche molte varietà di danza.
C’è una danza per ogni emozione, sentimento, pensiero, segno zodiacale,
e c’è una danza per ogni combinazione di segni, rendendo i modelli
della danza virtualmente infiniti.
Esiste una danza per ogni
aspetto della vita, che include pure tutti gli aspetti della morte. Ogni
essere vivente danza un ritmo specifico, che può cambiare nel corso di
un giorno, un mese o un anno, o seguire una connessione con altri
danzatori e ritmi. Ogni volta che ci svegliamo e iniziamo la nostra
giornata, cominciamo a danzare con altri esseri viventi. Alcuni di loro
possono essere trasportati dalla stessa musica, altri danzeranno con un
ritmo diverso. Possiamo incontrare partner di danza ideali, mentre altri
danzatori ci presenteranno forse delle sfide, o ci insegneranno nuovi
passi, mentre noi insegniamo i nostri.
La Danza Astrosciamanica
è un sistema olistico di guarigione basato sul ritmo e sul movimento,
il risultato dell’integrazione di danza, musica, lavoro energetico,
sciamanesimo e astrologia.
Il
rituale del sacro cono è una pratica astrosciamanica intesa a lasciare
andare pensieri ed emozioni tossiche, liberandole multidimensionalmente,
impedendo ad esse di creare dolore e conflitti sulla terra. Queste
emozioni e pensieri che seguitano ad avvelenare gli esseri umani,
diventano immani fonti di energia quando sono dirette verso altre
realtà, in grado di trasformarle ed usarle per fini di luce.
Il rituale del sacro cono è inteso anche a liberare emozioni e pensieri
di luce orizzontalmente, rendendoli disponibili per gli esseri umani,
favorendo la pace e la riconciliazione.
Questa
pratica si articola in varie versioni in base alle culture, tradizioni,
contesti sociali e periodi dell'anno. È stata diffusa in diverse parti
del mondo, incluse alcune tra le aree più nevralgiche del pianeta.
Dal 19 al 24 luglio 2014, durante il seminario di Danza Astrosciamanica
che si tiene a Il Casale in Lunigiana (Massa), Franco tratterà il rituale del sacro
cono nei suoi vari aspetti, inclusi quelli più inediti (vedi: https://www.facebook.com/events/315022845317801/). Poi, dopo una sosta a Bologna, Franco terrà diversi eventi in vari paesi del Medio Oriente.
“Mentre lasciamo la nostra stessa luce splendere, noi inconsciamente diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso. Mentre ci liberiamo delle nostre paure la nostra presenza libera automaticamente gli altri.”(Marianne Williamson, nata con Luna Piena in Capricorno)
La Luna è piena in Capricorno alle 14:25 del 12 luglio 2014 a 20° 3'.
Sole in Cancro e Luna in Capricorno donano iniziativa e intraprendenza. Ciò può causare da un lato tensione estrema, dall'altro opportunità di manifestazione creative sorprendenti.
Cancro e Capricorno sono entrambi segni cardinali, posti all'inizio di cicli stagionali. Essi rappresentanto temperamenti attivi e risoluti, intesi a spianare la via verso direzioni chiare e operative. L'urgenza di procedere con decisione e coraggio verso una direzione è fortemente amplificata con questa Luna Piena.
Se siamo in conflitto o confusi rispetto alla direzione verso cui procedere ne potrebbero derivare problemi, tensioni e contrapposizioni, dentro o fuori di noi. Tuttavia, questa tensione, quando si palesa, può apportare grandi benedizioni, se abbiamo il coraggio di aprirci alla nostra vera chiamata interiore, incuranti delle idee e delle azioni degli altri.