PRIMA DOMENICA DI AVVENTO
Domenica, 30 novembre 2014, è il primo giorno della stagione dell’Avvento, che coincide con il periodo più buio dell’anno. Il Sole transita nello spazio più basso lungo l’orizzonte, creando le ombre più lunghe e alte.
Il paradosso dell’Avvento è che possiamo trovare la luce più grande nei luoghi più bui e improbabili. Nazaret, che è ora un luogo sacro, in tempi biblici era una località oscura in cui nessuno poteva pensare di trovare qualcosa di valore. “Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?” (Giovanni 1.46)
Spesso non riusciamo a riconoscere le più grandi benedizioni solo perché non crediamo di poterle trovare in certi luoghi. Questi luoghi in molti casi, lungi dall’essere distanti, sono proprio dietro l’angolo.
Uno di questi luoghi è la nostra parte ombra, ciò di cui abbiamo paura, che causa vergogna, che reprimiamo, neghiamo in noi stessi e negli altri. L’ombra è il regno del mistero, un tunnel oscuro. Quando riusciamo onestamente a riconoscere questo tunnel oscuro, esso ci conduce inevitabilmente, e in modo inaspettato, verso il suo creatore: la Luce. Questa è la fiducia e la speranza dell’Avvento.
(Franco Santoro)
Immagine: dipinto del XV sec. della cometa di Halley
Nella nostra vita incontriamo due categorie di esseri luminosi: stelle e comete.
Le stelle sono una presenza di luce costante e talvolta monotona nella nostra vita. Seguitano a mostrare la loro pallida luce ogni sera. Ci abituiamo ad esse e sappiamo dove trovarle. Appaiono piccole, ma sappiamo bene che sono indicibilmente grandi.
Le comete sono piccoli corpi gelati vaganti nel sistema solare, che passando vicino al sole si riscaldano, creando grandi effetti di luce e producendo anche una coda luminosa. Appaiono o riappaiono improvvisamente nella nostra vita, richiamando molta attenzione, causando tanta eccitazione e meraviglia. Sono di passaggio, non si fermano e dopo poco, spesso senza preavviso, spariscono a volte anche per sempre. E nel cielo alla fine rimangono sempre le solite stelle.
Buon Avvento!
Domenica, 30 novembre 2014, è il primo giorno della stagione dell’Avvento, che coincide con il periodo più buio dell’anno. Il Sole transita nello spazio più basso lungo l’orizzonte, creando le ombre più lunghe e alte.
Il paradosso dell’Avvento è che possiamo trovare la luce più grande nei luoghi più bui e improbabili. Nazaret, che è ora un luogo sacro, in tempi biblici era una località oscura in cui nessuno poteva pensare di trovare qualcosa di valore. “Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?” (Giovanni 1.46)
Spesso non riusciamo a riconoscere le più grandi benedizioni solo perché non crediamo di poterle trovare in certi luoghi. Questi luoghi in molti casi, lungi dall’essere distanti, sono proprio dietro l’angolo.
Uno di questi luoghi è la nostra parte ombra, ciò di cui abbiamo paura, che causa vergogna, che reprimiamo, neghiamo in noi stessi e negli altri. L’ombra è il regno del mistero, un tunnel oscuro. Quando riusciamo onestamente a riconoscere questo tunnel oscuro, esso ci conduce inevitabilmente, e in modo inaspettato, verso il suo creatore: la Luce. Questa è la fiducia e la speranza dell’Avvento.
(Franco Santoro)
Immagine: dipinto del XV sec. della cometa di Halley
Nella nostra vita incontriamo due categorie di esseri luminosi: stelle e comete.
Le stelle sono una presenza di luce costante e talvolta monotona nella nostra vita. Seguitano a mostrare la loro pallida luce ogni sera. Ci abituiamo ad esse e sappiamo dove trovarle. Appaiono piccole, ma sappiamo bene che sono indicibilmente grandi.
Le comete sono piccoli corpi gelati vaganti nel sistema solare, che passando vicino al sole si riscaldano, creando grandi effetti di luce e producendo anche una coda luminosa. Appaiono o riappaiono improvvisamente nella nostra vita, richiamando molta attenzione, causando tanta eccitazione e meraviglia. Sono di passaggio, non si fermano e dopo poco, spesso senza preavviso, spariscono a volte anche per sempre. E nel cielo alla fine rimangono sempre le solite stelle.
Buon Avvento!
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