Venere in Acquario
Dopo essere rimasta in Capricorno per il tempo record di quattro mesi, Venere entra in Acquario alle 22:03 del 5 marzo 2014, sull’onda del Mercoledì delle Ceneri e vi rimarrà in pieno tempo di Quaresima, fino al 5 aprile 2014.
La lunga sosta di Venere in Capricorno ha messo in risalto le nostre responsabilità nella sfera delle relazioni, favorendo la definizione, il riconoscimento e l’adempimento di impegni concreti, o evidenziando aree di crisi, limitazione, rigidità e malessere.
Venere in Acquario ci sfida a liberarci dall'oppressione asfissiante degli automatismi romantici, sensuali, emotivi o dottrinali delle relazioni, che spingono a comportarci in base a copioni robotici, poco importa se tradizionali o aggiornati in base alle ultime mode.
Venere in questo segno apporta un vento ribelle di legittimazione della propria esperienza diretta e di quanto ci anima in modo autentico da dentro, in contrasto con le idee vecchie e moderne di quello che è giusto o sbagliato nelle relazioni.
Ognuno di noi possiede un suo percorso lungo la via di Venere, e astrologicamente ne possiamo individuare un minimo di 12, quanti sono i segni zodiacali. Purtroppo i percorsi promossi dalla vita sociale e dai mass media ne evidenziano in genere come modelli solo alcuni. Ne deriva che quanti per loro natura non sono allineati con i modelli convenzionali, cercano disperatamente di adeguarsi ad essi, senza riuscirci, generando miseria e sofferenza nella loro e altrui vita.
Venere in Acquario comporta riconoscere il proprio percorso di relazione non importa quanto strambo o incomprensibile possa apparire agli altri e pure a se stessi. Talvolta il nostro modo di vivere autenticamente una relazione potrebbe essere completamente l’opposto dell’idea che ci siamo fatti di come deve essere una relazione. E magari potrebbe non sembrare affatto una relazione, perché ci pare di essere soli o non facciamo niente che per gli altri (e anche per noi) implica essere in una relazione.
Questo perché abbiamo forse una visione molto limitata di cos'è una relazione. Limiti che Venere in Acquario spazza via drasticamente. Prima di tutto viene fatta a pezzettini la fraseologia del tipo "sono in relazione", e il suo contrario "non sono in relazione". Da una prospettiva acquariana, ossia multidimensionale, è impossibile "non essere in una relazione". Siamo sempre in relazione con qualcuno o qualcosa, e anche se viviamo come eremiti e non vediamo nessun essere umano, ci relazioniamo con il nostro corpo, l'ambiente, il respiro, il cibo, ecc.
Ebbene in questo mese di transito ribelle acquariano di Venere possiamo accettare la sfida di guardarci dentro fino in fondo, senza dare nulla per scontato.
Venere in Acquario porta consapevolezza sulla natura olistica delle nostre relazioni, su ciò che accade oltre le apparenze, sulle vere energie che smuovono il nostro essere. La prospettiva olistica comporta un rilascio radicale della nostra percezione separata, una morte e rinascita iniziatica in una nuova identità, e in una nuova relazione, quella che veramente vogliamo noi, nel profondo del nostro cuore, e che nessuno potrà mai portarci via...
Immagine: "Venere" di Matisse, nato con Venere in Acquario
© Franco Santoro, info@astroshamanism.org
Dopo essere rimasta in Capricorno per il tempo record di quattro mesi, Venere entra in Acquario alle 22:03 del 5 marzo 2014, sull’onda del Mercoledì delle Ceneri e vi rimarrà in pieno tempo di Quaresima, fino al 5 aprile 2014.
La lunga sosta di Venere in Capricorno ha messo in risalto le nostre responsabilità nella sfera delle relazioni, favorendo la definizione, il riconoscimento e l’adempimento di impegni concreti, o evidenziando aree di crisi, limitazione, rigidità e malessere.
Venere in Acquario ci sfida a liberarci dall'oppressione asfissiante degli automatismi romantici, sensuali, emotivi o dottrinali delle relazioni, che spingono a comportarci in base a copioni robotici, poco importa se tradizionali o aggiornati in base alle ultime mode.
Venere in questo segno apporta un vento ribelle di legittimazione della propria esperienza diretta e di quanto ci anima in modo autentico da dentro, in contrasto con le idee vecchie e moderne di quello che è giusto o sbagliato nelle relazioni.
Ognuno di noi possiede un suo percorso lungo la via di Venere, e astrologicamente ne possiamo individuare un minimo di 12, quanti sono i segni zodiacali. Purtroppo i percorsi promossi dalla vita sociale e dai mass media ne evidenziano in genere come modelli solo alcuni. Ne deriva che quanti per loro natura non sono allineati con i modelli convenzionali, cercano disperatamente di adeguarsi ad essi, senza riuscirci, generando miseria e sofferenza nella loro e altrui vita.
Venere in Acquario comporta riconoscere il proprio percorso di relazione non importa quanto strambo o incomprensibile possa apparire agli altri e pure a se stessi. Talvolta il nostro modo di vivere autenticamente una relazione potrebbe essere completamente l’opposto dell’idea che ci siamo fatti di come deve essere una relazione. E magari potrebbe non sembrare affatto una relazione, perché ci pare di essere soli o non facciamo niente che per gli altri (e anche per noi) implica essere in una relazione.
Questo perché abbiamo forse una visione molto limitata di cos'è una relazione. Limiti che Venere in Acquario spazza via drasticamente. Prima di tutto viene fatta a pezzettini la fraseologia del tipo "sono in relazione", e il suo contrario "non sono in relazione". Da una prospettiva acquariana, ossia multidimensionale, è impossibile "non essere in una relazione". Siamo sempre in relazione con qualcuno o qualcosa, e anche se viviamo come eremiti e non vediamo nessun essere umano, ci relazioniamo con il nostro corpo, l'ambiente, il respiro, il cibo, ecc.
Ebbene in questo mese di transito ribelle acquariano di Venere possiamo accettare la sfida di guardarci dentro fino in fondo, senza dare nulla per scontato.
Venere in Acquario porta consapevolezza sulla natura olistica delle nostre relazioni, su ciò che accade oltre le apparenze, sulle vere energie che smuovono il nostro essere. La prospettiva olistica comporta un rilascio radicale della nostra percezione separata, una morte e rinascita iniziatica in una nuova identità, e in una nuova relazione, quella che veramente vogliamo noi, nel profondo del nostro cuore, e che nessuno potrà mai portarci via...
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