Il Rituale di Base del Sacro Cono è
una pratica classica dell’astrosciamanesimo, creata e sviluppata da Franco Santoro, che può essere svolta in gruppo o
individualmente, attraverso il movimento o l’immobilità fisica. Essa comprende
generalmente tre stadi cui corrispondono tre specifici Settori del Sacro
Cerchio.
Nella versione dinamica il partecipante cammina in
senso orario intorno al Sacro Cerchio. Dopo diversi giri, si ferma davanti a uno
dei dodici Settori astrologici, quello verso cui prova più attrazione. Quel
punto è in risonanza con il suo Intento e consente di assaporarne al massimo
l’essenza.
In genere si tratta del Settore più allineato con la
volontà e i desideri della persona. Astrologicamente è talvolta in rapporto con
il Sole, l’Ascendente e i loro pianeti governatori. In quel punto egli è invitato
a incorporare l’espressione più alta dei suoi desideri, e a focalizzarsi su ciò
che vuole per sé e per gli altri.
Si tratta, come per ogni altro stadio del rituale, di
aprirsi a sensazioni, immagini, parole, suoni, o qualunque cosa accade, senza
giudicare né premeditare. L’Intento, una volta maturato, viene in seguito
espresso attraverso gesti, danza, espressioni verbali, canti, suoni o rimanendo
immobili in silenzio.
Terminato lo stadio dell’Intento, il
ricercatore si muove in senso antiorario. L’esternazione dell’Intento è
destinata ad attrarre l’energia necessaria alla manifestazione, sovente
attraverso forme apparentemente contrastanti, e a creare le basi per il secondo
stadio: quello della Funzione.
Il partecipante si lascia di nuovo guidare verso uno
dei dodici Settori. Quel punto è in risonanza con l’energia che richiede di
essere liberata. Spesso è percepita come limite, blocco, eccesso, problemi o
pulsioni inespresse.
Astrologicamente è talvolta in rapporto con la Luna,
Saturno, l’Immum Coeli, il Discendente, il Nodo Sud, i punti medi, o i pianeti
in situazione delicata.
L’energia di quel Settore si può evidenziare mediante
sensazioni, pensieri, emozioni, ricordi, immagini di persone, o qualunque cosa
succede in quel momento, non importa se di natura apparentemente negativa o
positiva. Il modo di esprimere l’energia è simile a quello usato nello stadio
dell’Intento, anche se in questo caso è richiesta una partecipazione più
intensa.
Il secondo stadio rappresenta il momento chiave della
pratica. Qui il ricercatore si apre a dare il contributo energetico per il
sacrificio rituale. Sacrificare significa
compiere un’azione sacra che, in questo caso, consiste nel liberare, o
rinunciare a, qualcosa per donarla agli Spiriti.
Nell’astrosciamanesimo il sacrificio rituale è
considerato come offerta dei rancori. Il rancore, o graha è
qui inteso come ogni tipo di malessere fisico, emotivo, mentale e spirituale,
incluso qualsiasi situazione o atteggiamento, anche di apparente benessere, che
alimenta l’ego e il senso di separazione. Al contrario di ciò che comunemente
si pensa, i rancori sono qui l’offerta preferita dagli Spiriti. Nelle attività
di scambio con le realtà non ordinarie, essi rappresentano il materiale di
maggiore valore. Ogni situazione in cui ne siamo carichi è sempre un momento di
grande potere.
“In quel momento” dice Ur Kuran “ti trovi di fronte a
una tremenda scelta. E’ la scelta decisiva che ha caratterizzato l’umanità sin
da quando mosse i suoi primi passi .... Sia che ne sei consapevole o meno, una
parte di te sa bene quanto valore hanno i rancori. Per questo motivo, quando ne
sei pieno, ti viene automatico trattenerli. Ma ogni volta che fai questo, tradisci
la tua chiamata originaria e in te accresce il dolore. Si tratta inoltre di un
atto scriteriato, poiché i rancori non ti apportano alcuna ricchezza se li
tieni per te e nemmeno se li vendi sui mercati della Terra. Il loro valore
traspare solo quando accedi all’asse verticale e ai mercati delle altre
dimensioni. E puoi fare questo solo se ti rifiuti di continuare a custodirli o
farli circolare sulla Terra .... Il secondo stadio del rituale di base ti offre
questa opportunità. Se, anche per un solo istante, hai successo in questa
impresa, la gratitudine degli Spiriti giungerà traboccante a te”.
Nel terzo stadio, detto della Ricezione, il
ricercatore, dopo essersi mosso in senso orario, si posiziona in un altro punto
del Sacro Cerchio. Qui si tratta unicamente di ricevere e abbandonarsi a tutto
quello che arriva come frutto del lavoro e del sacrificio precedente.
Una volta che abbiamo offerto i rancori agli Spiriti,
possiamo aprirci a ricevere. La posizione scelta a questo proposito è spesso in
rapporto con il Settore da cui si può ottenere maggiore energia. Per esempio,
può essere il Medium Coeli, un pianeta angolare, il Nodo Nord o un pianeta con
caratteri
multidimensionali.
A conclusione del rituale, è importante annotare e
riconoscere i fatti salienti di ogni sequenza. E’ inutile cercare subito di
interpretare o dare spiegazioni: occorre avere pazienza e consentire alle
informazioni ricevute di essere elaborate e trovare spazio gradualmente nella
nostra consapevolezza.
Il rituale può essere svolto
efficacemente come regolare pratica sciamanica individuale, in versione
dinamica o immobile (in posizione eretta, seduta o sdraiata).
Diverse registrazioni di accompagnamento
al Rituale di Base sono state prodotte da Franco Santoro . In CD sono
disponibili i seguenti titoli: Astroshamanic
Basic Ritual, Drumming for the Astroshamanic Voyage, Italian
Tambourine & Jew’s Harp for the Ritual of the Sacred Cone, The
Breath of Emuria: Astroshamanic Healing Live Trance Dance. Per
informazioni su questi prodotti clicca qui.
In accordo con la tradizione astrosciamanica del Sacro Cono le informazioni sul rituale sono fornite per uso esclusivamente individuale.
L’impiego di questo rituale nel lavoro di gruppo o in eventi pubblici richiede
una specifica formazione.
Per ulteriori informazioni:
e-mail: info@astroshamanism.org
© Franco Santoro, info@astroshamanism.org
Prossimi programmi e seminari, vedi:
o scrivi a info@astroshamanism.org
Per il libro "Astrosciamanesimo" in edizione Kindle vedi:
http://astrosciamanesimo.blogspot.de/2013/08/astrosciamanesimo-libro-uno-dopo-10.html
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