Il guerriero è in
rapporto con l’energia di Marte nelle sue rappresentazioni diurne/yang/maschili
(Ariete) e notturne/yin/femminili (Scorpione).
Nelle
opere di Carlos Castaneda, contenenti gli insegnamenti dello sciamano messicano
yaqui don Juan Matus, la figura del guerriero è ampiamente promossa. Secondo
don Juan, un uomo di conoscenza è un guerriero che si muove con timore,
rispetto, attenzione e assoluta fiducia in se stesso. In questo senso, lo spirito
del guerriero è l’attitudine fondamentale presente in tutto ciò che il cammino
della conoscenza esige.[1]
Ovviamente, la Via del Guerriero non ha nulla a che vedere con le guerre umane.
Non è in relazione con la violenza o l’intenzione di distruggere qualcosa e
qualcuno.
La guerra è contro i limiti e le debolezze, una lotta con le
forze che si oppongono alla trasformazione, una battaglia intesa a recuperare
la scelta di decidere come e cosa essere.
Il tratto più tipico del guerriero è
di cercare l’impeccabilità in ciascuna delle sue azioni. L’impeccabilità è la
capacità di dare il meglio di me stesso in ogni cosa che faccio.
Significa
possedere la determinazione di scegliere ciò che maggiormente si allinea con il
mio Intento e fare del mio meglio per realizzarlo. Anche la più apparentemente
insignificante azione è vista come una grande sfida, l’opportunità di
scavalcare i propri limiti, di esprimere potere, di lasciare andare l’ego.
Un
guerriero possiede diversi strumenti. La sua arma fondamentale è la volontà
incorruttibile di sostenere e manifestare il suo Intento. Ciò gli consente di
non essere spazzato via dalla corrente della paura e dei pensieri oziosi.
Qui
non ci sono possibilità di compromesso. Il guerriero fa di ogni suo atto una
battaglia ultima in cui la consapevolezza di una morte imminente è sempre
presente.
La morte è in vero uno dei suoi più grandi alleati poiché gli
permette di mantenere un senso nobile di distacco verso gli altri. Usando
volontà, strategia, impeccabilità, controllo e la consapevolezza incessante
della sua morte imminente, egli impara a ridurre i suoi bisogni al minimo.
In
questo modo la vita diventa molto semplice poiché si fonda su continue
decisioni e scelte intese all’allineamento con l’Intento. Ciò crea gioia e
amore in ogni momento.
Non essendo afflitto e manipolato da bisogni e obiettivi
illusori, egli può accedere dimensioni di abbondanza illimitata esistenti oltre
l’allucinazione di scarsità prevalente nella realtà convenzionale.
[1] Carlos Castaneda, A scuola dallo stregone: una via yaqui alla conoscenza, Ed. Astrolabio,
pp. 163-164.
© Franco Santoro , Findhorn Foundation Cluny Hill, Forres IV36 2RD , UK , info@astroshamanism.org
Per l'edizione originale in inglese di questo articolo clicca qui.
Per il nostro calendario di eventi in Italia e Findhorn (Scozia) clicca qui.
Per accedere alla nostra pagina su Facebook, clicca qui
Se ti è possibile, per favore supporta il nostro blog con una donazione. Ogni contributo, anche piccolo, è assai apprezzato. Per informazioni contatta info@astroshamanism.org oppure clicca su "donate" nello spazio a seguire:
Nessun commento:
Posta un commento