martedì 15 aprile 2014

Tradimenti...

Tradimenti...

Il Martedì e il Mercoledì della Settimana Santa, nella liturgia cristiana, sono i giorni in cui si ricorda il tradimento di Giuda.

Tutti i Vangeli ufficiali mostrano Giuda come un traditore. Il "Vangelo di Giuda" ritrovato nel 1976 fornisce una visione alternativa e descrive Giuda come il discepolo più vicino a Gesù e l’unico in grado di comprendere davvero la sua opera.

Nel passaggio più controverso Gesù dice a Giuda, “Tu sarai al di sopra di tutti loro. Perchè tu sacrificherai l’uomo che mi riveste”. Quello che appare un tradimento è qui invece un accordo sacro tra Gesù e Giuda. Una visione simile viene data nel romanzo di Nikos Kazantzakis, "L’Ultima Tentazione di Cristo" e nell’adattamento cinematografico di Martin Scorsese, in cui Giuda è descritto come il più intimo amico di Gesù.

Data l’accusa di “traditore” di Gesù, Giuda ha la reputazione più bassa possibile in questo mondo. Da notare tuttavia che secondo alcuni ricercatori la parola greca "paradidomi", usata diverse volte nel Vangelo, che significa in primo luogo “cedere, consegnare” e secondariamente “tradire”, è tradotta “tradire” solo in relazione a Giuda e “cedere, consegnare” in tutte le altre circostanze.

Il punto non è qui alimentare futili controversie sulla riabilitazione di Giuda. Dopo tutto anche la Chiesa ammonisce di non demonizzare la malizia di Giuda. “Egli è stato scelto da Cristo per essere uno dei dodici. Questa scelta, può essere detto in modo sicuro, implica alcune buone qualità e il dono di grazie non da poco.” (The Catholic Encyclopedia).

Lo scopo è dare spazio a una visione in cui Dio è riconosciuto nell'esperienza dell'unità e della pace, e non nelle dispute e nella separazione. E come parte di questa esperienza, la più importante concerne la presenza dell'amore incondiziato per tutti.

L'episodio del tradimento durante l'Ultima Cena è importante perché ci confronta con i tradimenti della nostra vita. Abbiamo sofferto a causa di essi, e ancora forse ne portiamo le ferite, eppure col passare del tempo, quelle ferite possono trasformarsi radicalmente e diventare i portali verso una gioia pura e inaspettata. Il "traditore" può operare in base a un accordo segreto con l'anima, al fine di condurci lungo il nostro vero sentiero di Luce. Sebbene per un certo tempo continuiamo a provare rancore verso chi ci ha "tradito", arriva il momento in cui riconosciamo che a farne le spese sono state solo le illusioni del nostro ego, un ego "ceduto" che apre le porte del Cuore.

E allora il "tradimento" può essere compreso in relazione a un altro episodio accaduto durante la famosa cena: l'enunciazione del comandamento dell'amore.

"Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri" (Gv 13:34)

Offrendo amore, pace e gioia a ogni "traditore", inclusi noi stessi, possiamo sentire l'amore, la pace e la gioia di Dio.

Buona Pasqua!

Immagine: particolare da "L'Ultima Cena" di Leonardo da Vinci, nato il 15 aprile 1452, ritrae proprio il momento in cui Gesù dice "Uno di voi mi tradirà..." e gli Apostoli si discolpano...





© Franco Santoro, provordo@gmail.com

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