L'Ariete rappresenta l’emergenza immediata di una coscienza,
chiara e apparentemente individuale, dalla confusione collettiva e dal buio
indefinito. Tale emergenza ha una finalità precisa nell’ambito del ciclo
annuale ed è destinata ad esaurirsi (a sacrificarsi) una volta che il suo
compito è stato portato a termine.
Nel processo di contaminazione dell’ego,
finisce invece con l’essere bloccata e condensata. Essa si separa dal processo
creativo divino ed assume una sua identità illusoria che può sopravvivere
unicamente in un habitat altrettanto illusorio, che è appunto il mondo che la
maggior parte degli esseri umani credono di vedere.
L’Ariete rappresenta
l’espressione più pura dell’ego: la più forte, ma anche quella, per certi versi,
più facile da identificare e guarire. Il riconoscimento di questo ego è
generalmente semplice e privo delle complicazioni e sottigliezze che
proliferano allorché la separazione evolve in altri segni.
In questo stadio
arietino il lavoro consiste nel donare e sacrificare l’energia transitante e
nel dirigerla coscientemente verso l’Intento.
E’ un atto di offerta e
sacrificio che nulla ha a vedere con la mortificazione o il dolore. Significa
trascurare i desideri dell’ego ed esprimere energia affinché il mondo raggiunga
i suoi massimi obiettivi.
Può anche voler dire trascurare il punto di vista
dell’ego riguardo quelli che sono i desideri
dell’ego, manifestandoli invece apertamente, così che posso raggiungere il mio obiettivo insieme a quelli del
mondo. In questo processo l’energia che era bloccata o congelata è destinata a
sciogliersi e fluire verso la sua fonte originaria.
L’Ariete, come l’Agnello
pasquale, è un essere che risorge dalla morte e che quindi non può temerla. Ed
è questa la specificità della Pasqua cristiana: la resurrezione del Figlio di
Dio. “Il periodo della Pasqua è un periodo di gioia, non di dolore. Guarda il
tuo Amico resuscitato e celebra la sua santità con me. Perché la Pasqua è il
periodo della tua salvezza insieme alla mia” (UCIM, T453).
L’Ariete sente la responsabilità di iniziatore del ciclo annuale e non può
perdere tempo. Occorre fare presto, essere chiari e diretti, tralasciare ogni
tipo di complicazione e affrontare con coraggio ogni ostacolo anche a costo del
proprio sacrificio.
“Azioni e non parole” è il motto di questo segno.
© Franco Santoro, info@astroshamanism.org
Immagine: "Angelo rosso" di Osvaldo Licini, nato il 22 marzo 1894, Sole in Ariete e Luna in Bilancia.
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