Annunciazione
Oggi, giorno dell'Annunciazione, ad
esattamente nove mesi dal prossimo Natale. È un giorno ideale per
concepire la Luce, accogliendo il mistero creativo di ciò che può
manifestarsi tramite noi come conseguenza dell'azione dello Spirito. Per
fare questo è necessario tuttavia che liberiamo l'energia asservita al
nostro ego, all'idea separata che abbiamo di noi stessi e degli altri.
Se decidiamo di usare per fini luminosi anche una piccola parte
dell'energia che dedichiamo a cercare riconoscimenti e gratificazioni
nel mondo, tenendo in piedi a malapena l'idea illusoria di noi stessi,
possiamo diventare i canali per veicolare ciò che sta effettivamente
accadendo nell'universo reale. Allora, possiamo recuperare la memoria di
quanto ci è stato più volte "annunciato", concependolo e rendendolo
pienamente visibile nel mondo.
Il dipinto emana un’energia simultanea di
serenità e potenza. L’umile stanza in cui Maria siede in preghiera
diventa improvvisamente il luogo in cui si scatena la forza della Luce
con il massimo dei suoi effetti speciali.
Oltre all’angelo, che con una mano porge a Maria dei gigli e con
l’altra le indica il Cielo, compaiono Dio stesso, lo Spirito Santo e
un’intera scolaresca di putti, incontenibili per l’eccitazione. Dinanzi a
tutto questo clamore Maria rimane impassibile, tranquilla... con
l'attenzione rivolta alla cesta che ospiterà il Nascituro...
L’opera è del pittore romano Giovanni Odazzi, nato il 25 marzo 1663, giorno dell’Annunciazione, con Sole in Ariete e Luna in Bilancia.
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