Il Benocchio
Sole in Pesci e Luna in Leone per tutto il giorno. Un'opportunità ora, come sempre, per usare l'immaginazione al servizio della Luce, praticando il benocchio.
Il "benocchio", che è l’opposto del "malocchio", consiste nel guardare gli altri e il mondo nella Luce, attraverso gli occhi amorevoli dell’innocenza, vedendo gli altri privi d'invidia, rancori e miseria.
Se esistono situazioni o persone che seguitano ad essere nei tuoi pensieri, causando rabbia, colpa, dolore o disagio, renditi conto che stai usando l'immaginazione per attaccare te, gli altri, il bene, l'amore e la Luce stessa.
Praticare il benocchio significa scandagliare la mente e il cuore, facendo attenzione a come guardiamo dentro e fuori di noi. Spesso tendiamo a identificare gli altri con età, aspetto fisico, salute, qualità, difetti, facendo confronti, generando invidie, competizione e ogni tipo di rancore. Mettiamo gli occhi al servizio di un'immaginazione perversa, creando sceneggiate sadiche e masochiste riguardo ciò che gli altri pensano o fanno, a nostro favore o contro. Questo è il malocchio.
Il benocchio spazza via tutto questo. Esso consiste nel rapportarci con la Luce, ricercandola nell'intimo e facendola risorgere ogni giorno, proprio come il Sole che al mattino compare nuovamente nel cielo. Questa Luce la proiettiamo poi sugli altri, illuminandoli.
Il benocchio ci ricorda che i nostri occhi hanno il potere di creare l'inferno o il paradiso nella nostra vita e in quella altrui. Spetta solo a noi decidere come usare l'immaginazione e a questo riguardo esistono solo due possibilità: per promuovere bene e amore, la Luce o per alimentare sofferenza e rancori, il buio.
Possiamo decidere di ricordarci chi siamo veramente. Scegliendo di vedere la Luce in tutti, riusciremo a riconoscerla in noi stessi. Può sembrare un'affermazione tutta "rose e fiori", e infatti lo è... (FS)
© Franco Santoro, info@astroshamanism.org
Immagine: particolare di "Arbor Redemptionis" (fonte) di Federico Bellomi, nato il 13 marzo 1928, pittore, scultore e incisore italiano,
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Sole in Pesci e Luna in Leone per tutto il giorno. Un'opportunità ora, come sempre, per usare l'immaginazione al servizio della Luce, praticando il benocchio.
Il "benocchio", che è l’opposto del "malocchio", consiste nel guardare gli altri e il mondo nella Luce, attraverso gli occhi amorevoli dell’innocenza, vedendo gli altri privi d'invidia, rancori e miseria.
Se esistono situazioni o persone che seguitano ad essere nei tuoi pensieri, causando rabbia, colpa, dolore o disagio, renditi conto che stai usando l'immaginazione per attaccare te, gli altri, il bene, l'amore e la Luce stessa.
Praticare il benocchio significa scandagliare la mente e il cuore, facendo attenzione a come guardiamo dentro e fuori di noi. Spesso tendiamo a identificare gli altri con età, aspetto fisico, salute, qualità, difetti, facendo confronti, generando invidie, competizione e ogni tipo di rancore. Mettiamo gli occhi al servizio di un'immaginazione perversa, creando sceneggiate sadiche e masochiste riguardo ciò che gli altri pensano o fanno, a nostro favore o contro. Questo è il malocchio.
Il benocchio spazza via tutto questo. Esso consiste nel rapportarci con la Luce, ricercandola nell'intimo e facendola risorgere ogni giorno, proprio come il Sole che al mattino compare nuovamente nel cielo. Questa Luce la proiettiamo poi sugli altri, illuminandoli.
Il benocchio ci ricorda che i nostri occhi hanno il potere di creare l'inferno o il paradiso nella nostra vita e in quella altrui. Spetta solo a noi decidere come usare l'immaginazione e a questo riguardo esistono solo due possibilità: per promuovere bene e amore, la Luce o per alimentare sofferenza e rancori, il buio.
Possiamo decidere di ricordarci chi siamo veramente. Scegliendo di vedere la Luce in tutti, riusciremo a riconoscerla in noi stessi. Può sembrare un'affermazione tutta "rose e fiori", e infatti lo è... (FS)
© Franco Santoro, info@astroshamanism.org
Immagine: particolare di "Arbor Redemptionis" (fonte) di Federico Bellomi, nato il 13 marzo 1928, pittore, scultore e incisore italiano,
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