martedì 25 marzo 2014

Intento di Fuoco

L’inizio della primavera, il Sole in Ariete e l'imminente Luna Nuova in Ariete (30 marzo 2014) sanciscono definitivamente il nuovo ciclo dell’anno. Questo può essere un momento cruciale di pura chiarezza interiore, in cui diamo spazio alla fiamma del'Intento autentico che continua ad ardere nel centro del nostro essere.

Per il valoroso ricercatore sul sentiero quest’Intento non ha niente a che fare con la lotta per raggiungere obiettivi e desideri nella realtà fisica, nel modo in cui umanamente la percepiamo. Obiettivi, propositi, manifestazione, o auto-affermazione, come si applicano nella vita di tutti i giorni, sono semplicemente pallide ombre dell’Intento. Questi non dimora nella nostra consapevolezza condizionata del mondo ed è completamente scollegato dalla nostra identificazione con il corpo, così come lo vediamo. 

L’Intento è un’onda infuocata di pura energia che fluisce attraverso gli spazi vuoti lasciati vacanti dalla nostra percezione sensoriale ordinaria. Si trova ben oltre il mondo che pretendiamo di conoscere, esiste in un regno invisibile, completamente alieno alla nostra cognizione, che tuttavia è paradossalmente la matrice che produce ogni aspetto della nostra vita.

La rivelazione di quest’Intento richiede un enorme investimento di energia, un compito irraggiungibile finché continuiamo a usare l’energia per sostenere la nostra percezione condizionata della realtà. Quando tutta la nostra energia è impiegata per supportare la nostra identità separata e il nostro senso di importanza, non c’è spazio per nient’altro, e il fuoco della nostra essenza va in fumo.

Il nostro senso di importanza è considerato da Don Juan Matus il nemico supremo dello sciamano e la nemesi del genere umano. Questo è evidente nell’interesse incessante per il modo in cui ci presentiamo al mondo, la preoccupazione di piacere agli altri, il desiderio di essere riconosciuti, che ci spinge anche ad investire grandi quantità di energia nel riconoscimento degli altri, così che loro possono poi riconoscere noi.

Don Juan sosteneva che se fossimo in grado di lasciar andare un po’ di quella preoccupazione verso il proprio riconoscimento, “due cose straordinarie potrebbero accaderci. Uno, potremmo liberare la nostra energia dal tentativo di mantenere l’idea illusoria della nostra grandezza, e, due, potremmo procurare a noi stessi energia sufficiente per entrare nella seconda attenzione e dare un’occhiata alla reale grandezza dell’universo.” (Carlos Castaneda, L’Arte di Sognare).

Questa grandezza dell’universo diventa disponibile quanto attingiamo al nostro vero Intento, allineandoci con un campo di energia che esiste nella matrice del nostro essere. Questa forza può essere identificata con molti nomi: Intento, Sé Superiore, Dio, Identità Multidimensionale Centrale, o qualunque termine ci faccia sentire bene. Tuttavia qui questo termine non ha niente a che vedere con il modo intorpidito in cui la nostra realtà separata interpreta Dio e la religione. Descrive una forza vibrante, vitale e totalmente liberatoria, completamente avulsa dalle divinità mummificate dei culti consensuali. Sviluppare la consapevolezza di questa forza come energia primaria dell’universo è la sola opportunità per qualsiasi vera evoluzione umana.

"Dio è fuoco sopra ogni cosa, che ardendo non si consuma... Non accontentatevi delle piccole cose. Dio le vuole grandi. Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo.” (Santa Caterina da Siena, nata con Sole in Ariete e Luna in Vergine, il 25 marzo 1347)

Un’ardente benedizione di primavera!

© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

Immagine: di Dante Gabriel Rossetti, 1870

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