venerdì 26 agosto 2011

L'Eremita (Vergine): Viaggio Astrosciamanico nei Tarocchi (di Franco Santoro)

Gli articoli di questa serie sono semplicemente una panoramica introduttiva sull’argomento.
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Nel sistema esoterico della Golden Dawn l'Eremita è associato al segno della Vergine.


L’immagine del saggio eremita ha svolto sin dai tempi antichi un ruolo di gran rilievo nell’immaginazione popolare. Il ritiro dalla vita ordinaria e l’attenzione totale rivolta alla ricerca della verità erano molto apprezzate, specialmente perché coincidevano con qualità sante ed un’attitudine di servizio devoto verso coloro che non si “ritiravano”.


Nel Tarot of the Saints di Robert Places, l’Eremita è rappresentato da Sant’Antonio Abate, che è tradizionalmente ritratto con una piccola campana, un maiale a lato e una grande croce a forma di T (il tau). Similmente a San Francesco, Antonio fu colpito da un passo del Vangelo di Marco, “Vai, vendi quello che hai, e donalo ai poveri”, che è quello che egli fece. Tuttavia, a differenza di Francesco, Antonio trascorse la maggior parte della sua vita in preghiera e ascetismo solitari. Il suo esempio e i poteri miracolosi di cui era dotato attirarono molte persone per guarigione e guida spirituale.


In molti mazzi di tarocchi, compreso il Rider Waite Tarot, la carta dell’Eremita ritrae un uomo anziano con una veste e cappuccio monacale, eretto sulla neve di un picco di montagna, mentre tiene nella mano destra una lanterna con una stella a sei punte, associata con l’esagramma del Sigillo di Salomone, o Shatkona (rappresentante l’unità divina e la fusione delle polarità), e un bastone di legno nella sua mano sinistra. La mano destra tradizionalmente è in relazione con l’intento consapevole, che è qui associato con la luce, la saggezza della lanterna e la capacità di unire gli opposti (il Sigillo), mentre la mano sinistra rappresenta ciò che è rilasciato, ossia il potere mondano del sentiero patriarcale (il bastone).

giovedì 25 agosto 2011

La Via della Vergine (di Franco Santoro)


"C'è un grande uomo che fa sentire ogni uomo piccolo. Ma il vero grande uomo è colui che fa sentire ogni uomo grande ." (G.K.Chesterton)

 La Vergine è l’apice dell’impulso operativo che segue al segno del Leone. E’ l’emanazione più diretta dell’energia solare, con la capacità di creare nella realtà fisica di terza dimensione, e apportare effetti pragmatici sul pianeta. 

Qui, la Vergine rappresenta il ponte tra Sole e Terra inteso a trasferire pura energia orgasmica in concreti atti di servizio. [...]



 Il periodo stagionale della Vergine comprende il ciclo in cui l’uva è raccolta e lavorata per diventare vino. Dopo l’apice romantico, il piacere, il calore e il riposo del Leone, riserve di forza sono state incamerate e si rendono disponibili per il lavoro, per custodire le benedizioni ricevute nella stagione estiva. 

Si tratta di un momento cruciale di attenzione, discriminazione e cura, poiché la qualità di quest’opera avrà ripercussioni nelle stagioni a venire.


La Vergine è una zona di sintesi il cui obiettivo è rendere tangibile l’Intento originario attivato dal Sole. Questo processo richiede tempo, pazienza, discriminazione mentale e incessante rilascio dei blocchi alla percezione della realtà. E’ uno stato che sovente provoca un’agitazione sacra nei nativi Vergine. Il tipo di realtà di cui essi fanno esperienza nella loro visione richiede notevoli sforzi per essere realizzato al di fuori. 

lunedì 8 agosto 2011

Luna Piena in Acquario - 13 agosto 2011


Per lunghissimo tempo i conflitti tra polarità sono stati la causa principale di afflizioni e umiliazioni sul nostro pianeta. Mentre procediamo lungo un sentiero di risveglio spirituale, è vitale riconoscere le ferite prodotte dalla separazione, promuovendo strenuamente strade per guarirle e recuperare quindi la magnificenza della nostra unità originale. 

A questo riguardo sviluppi considerevoli sembrano aver luogo nel mondo contemporaneo, rivelando il potenziale per un cambiamento di coscienza e un notevole processo di rilascio e accelerazione, o riattivazione della nostra identità multidimensionale. 

Ogni essere umano, cosciente o inconsapevole, è una parte inerente della rete della vita. Questo significa che, insieme alla sua personalità separata, o ego, lui-lei sperimenta l’interazione con la natura multidimensionale, che è il suo vero sé. 

Quando due o più individui si riuniscono con l’intento di dare spazio creativo alla loro vera natura multdimensionale, amplificano l’accesso alla rete della vita e all’unità della coscienza umana. Queste reti creano le condizioni per produrre sviluppi immani nel processo di guarigione planetaria.

Nel contesto della Luna Piena in Acquario (5.11) la condizione di base comprende: la totale conoscenza dei problemi, il permesso a ogni parte di esprimersi totalmente e lo spazio per esporre i rancori senza accelerare la risoluzione dei problemi stessi. Questo implica che la trasparenza e la disponibilità all’ascolto sono i primi passi verso la guarigione, insieme alla capacità di trasferire la propria storia personale nella storia collettiva, cioè pensare in termini di collettivo invece che di personale, e identificandosi con la comunità globale.