venerdì 25 novembre 2011

Il Portale Multidimensionale




Alex Grey (9.6) Collective Vision
Un portale multidimensionale è uno spazio attraverso cui esseri multidimensionali transitano per accedere a luoghi lontani nel tempo e nello spazio. 

Il Sagittario è inteso come il portale multidimensionale tra la realtà ordinaria di terza dimensione, o Configurazione Umana Arbitraria (CUA), ossia la realtà fondata sull’ego e la separazione, e dimensioni alternative o più elevate.

In tempi antichi questo portale era l’asse Capricorno-Cancro, che in vero segue a esserlo formalmente.

Tuttavia, a causa della precessione degli equinozi, questo punto si è spostato nell’asse Sagittario-Gemelli, per cui il Portale del Capricorno è ora sito tra la costellazione del Sagittario e quella dello Scorpione. 

Tale punto è ritenuto il Centro della Galassia, dove gli scienziati rilevano la presenza di un buco nero misterioso. 

Questo portale è esotericamente l’accesso a ciò che esiste oltre la realtà ordinaria. Per certi versi è il canale di nascita che conduce al Mondo del Basso, piuttosto che, come è spesso ritenuto, verso il Cielo. 

Il Sagittario è considerato il centro della galassia, l’utero stellare da cui la nostra galassia fu concepita, il punto di accesso da cui esseri di altre dimensioni e universi paralleli passano per accedere su questa Terra. 

Quindi, quando il Sole transita in Sagittario matura il potenziale per concepire e in seguito fare nascere configurazioni alternative.

Questa situazione è strategicamente rilevante soprattutto durante la Luna Piena in Gemelli, allorché il Sole è in Sagittario e la Luna in Gemelli. Ciò accade questo anno dall'1:58 del 28 novembre 2012 alle 14:54 del 30 novembre 2012. La Luna Piena esatta è alle 15:45 del 28 novembre 2012, a 6° 47' Gemelli.

Esiste molto materiale su questi argomenti, specialmente sull'onda dell'imminente 21 dicembre 2012. E' facile confondersi, e il rischio è di perdere l'impeto dell'energia sfrecciante del Sagittario, mancando il bersaglio.

E il bersaglio potrebbe essere il tuo Intento in questo momento, ciò che ora scegli di creare e accettare nella tua mente come la migliore dimensione che puoi concepire per te stesso e gli altri, senza alcun limite riguardo ciò che ti dona gioia, pace e qualunque qualità che per te ha valore.

© Franco Santoro, Findhorn Foundation Cluny Hill, Forres IV36 2RD, Moray,Scotland, info@astroshamanism.org 

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lunedì 21 novembre 2011

Sagittario, benvenuto! (di Franco Santoro)



Tra tutti i simboli astrologici, il glifo del Sagittario è sicuramente uno dei più diretti. La freccia dell’arciere puntata in alto trasmette un immediato senso di direzione, rilascio, innalzamento e propositi elevati. La freccia è anche la parte terminale del glifo dello Scorpione, e in vero non c’è modo di comprendere il Sagittario senza lo Scorpione, e viceversa.

Questo è il periodo più buio dell’anno, tuttavia è anche il più illuminante perché annuncia l’arrivo del Solstizio d’Inverno e l’inevitabile ritorno della luce, che aumenta la fiducia in tutto ciò che è buono, luminoso e bello in ognuno di noi, incluso il mondo e l’universo in generale. 

Un’ottima ma semplice domanda da farsi in questa stagione è: 

Cos’è buono, luminoso e bello nella vita? 

oppure 

Cosa è stato buono, luminoso e bello nella vita?

o anche 

Cosa può essere buono, luminoso e bello nella vita?

Non importa quale tempo o verbo impieghi per questa domanda, fintanto che ci sono “buono, luminoso e bello nella vita”, il punto focale è sempre lo stesso. 

E il Sagittario è campione nel focalizzarsi verso il “buono, luminoso e bello nella vita”, un guerriero invincibile, destinato a guidarti trionfalmente verso la luce anche nel culmine dell’oscurità.

Dopo aver percorso e padroneggiato il sentiero dell’oscurità, il Sagittario è sfidato a trovare un obiettivo sul quale dirigere le sue potenti energie. Parte della sfida in questo caso riguarda distinguere tra obiettivi derivati da credenze di seconda mano, o condizionamenti, e quelli fondati sull’esperienza diretta, o su ciò che è “buono, luminoso e bello nella vita” in base alla propria verità.

Il volo della freccia del Sagittario esemplifica l’emergere, dall’oscurità dell’oltretomba e dal grigiore del mondo ordinario, nei regni d’inconcepibile luce che esistono oltre. Tuttavia questo viaggio è basato intimamente sull’apprezzamento luminoso di tutti gli aspetti della vita, alti e bassi, in modo che, transitando attraverso il paesaggio terreno, tutto ciò che vi si trova è pienamente goduto e celebrato.

Il Sagittario è il senatore dei segni di fuoco. Questi segni rappresentano il potere corroborante e vitale dell’intero cerchio astrologico. Essi incarnano l’energia pura e la forza della vita, in grado di trasformare direttamente e istantaneamente tutto ciò che toccano. Il fuoco cardinale dell’Ariete rivela la scintilla originale e il potere d’accensione, che brucia se stesso con rapidità e passione in modo da nutrire le fiamme statiche del fuoco fisso del Leone, che è fuoco al culmine della sua grandiosità, visibilità e forza. 

Il fuoco mutevole del Sagittario è la fiamma sotto le ceneri, la brace ardente e incandescente. Questi tizzoni irradiano una quantità enorme di calore quando il fuoco è estinto, e tuttavia possono ancora trasformarsi in fiamma con un improvviso soffio d’aria. La brace rappresenta il fuoco nella sua piena maturità, che arde con calore costante, ideale per cuocere delizioso cibo, così come per energizzare tutto ciò che è buono, luminoso e bello.

Sviluppi buoni, luminosi e belli sono in gestazione sul fronte astrosciamanico di guarigione per il prossimo anno, che nel conto alla rovescia verso il 21 dicembre 2012. 



Vi auguro bellezza, pace e bene per le prossime fumate di festività!

Franco

PS: Il sole entra in Sagittario il 22 novembre 2011 alle 17:07 ora italiana.

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domenica 20 novembre 2011

Temperanza - Sagittario: Un Viaggio Astrosciamanico nei Tarocchi di Franco Santoro


Gli articoli di questa serie sono semplicemente una panoramica introduttiva sull’argomento. 
Per l'articolo introduttivo a questa serie, clicca qui
Per l'edizione originale in inglese clicca qui. 

Il Sagittario è tradizionalmente associato alla Temperanza, il tredicesimo Arcano Maggiore nella maggior parte dei Tarocchi. 

Nei Tarocchi di Rider Waite questa carta raffigura un angelo alato in piedi, con un piede sulla terra e l’altro nell’acqua, mentre versa un liquido da una coppa ad un’altra. Le due coppe non sono parallele e il loro flusso, che sfida la legge ordinaria di gravità, è il risultato della gentile e attenta concentrazione dell’angelo.
La coppa nella mano sinistra versa dell’acqua nella coppa della mano destra, invertendo i ruoli tradizionali della polarità, con la mano destra che diventa ricettiva e femminile, e la sinistra che svolge il ruolo attivo e maschile.

La Temperanza opera come un ponte tra polarità opposte aumentando la mobilità e la capacità di alternare la loro sfera di influenza, mediante la quale nulla rimane bloccato e la rete della vita continua a fluire. 

Il Sagittario è un segno mutevole e ogni segno mutevole è preceduto da un segno fisso, che in questo caso è lo Scorpione. I segni fissi esaltano la natura di uno specifico aspetto, che portano al culmine, consentendogli di essere fermo e permanente.

Questo è l’apice dello stadio di identificazione, seguito poi dalla fase di connessione di quella parte identificata con altre parti che hanno pure bisogno di essere identificate, nel processo di recupero. Essere su un sentiero di guarigione implica stabilire un intento e dargli una forma fissa e concreta, poi affidarlo alla rete della vita connettendo quella forma ad altre forme finché l’integrità del cerchio è pienamente risvegliata.

La Temperanza rappresenta la fusione, l’integrazione e la mescolanza di elementi dissimili allo scopo di raggiungere un equilibrio e una sinergia armonici. Questo principio è rappresentato dall’arcobaleno, associato con l’arciere del Sagittario, costituito da sette colori che rappresentano i pianeti visibili del sistema solare. 

Nei miti Indù l’arcobaleno è l’arco di Indra, il dio del tuono, del fulmine e dei temporali (associato a Giove, governatore del Sagittario), mentre nella mitologia greca è il sentiero creato dalla dea Iris, che è l’angelo raffigurato nella carta, allo scopo di connettere Cielo e Terra. Iris, similmente a Mercurio, è la messaggera degli dei dell’Olimpo e come lui possiede un caduceo. Viaggia nel mondo sotterraneo per riempire la sua coppa d’oro con l’acqua del fiume Stige, con la quale addormenta gli spergiuri.

Sebbene il sole splendente e la radiosità dell’angelo forniscano molta luminosità, la Temperanza è in definitiva una carta del mondo degli Inferi e, data la sua associazione con il Sagittario, ultimo stadio dell’autunno, rappresenta in effetti il culmine dell’oscurità. Ciò è rappresentato anche dai gigli sullo sfondo, che sono fiori tradizionalmente collegati con l’Ade e la morte, e tuttavia emblema di virtù, fertilità e il principale simbolo del perdono in Un Corso in Miracoli

Tuttavia un solo giglio di perdono cambierà l’oscurità in luce, l’altare delle illusioni nel santuario della Vita Stessa. E la pace sarà riportata per sempre alle sante menti che Dio ha creato come Suo Figlio, Sua dimora, Sua gioia, Suo amore, completamente Suo, completamente uno con Lui”. (UCIM, L, II p.,12-5)

La Temperanza è una delle virtù cardinali elencate dai filosofi greci classici e dalla tradizione cristiana, assieme a prudenza, giustizia e fortezza. Il termine greco per “temperanza” è sophrosune che significa moderazione, autocontrollo, salute mentale, e l’equilibrio armonioso dell’anima. 

Come dice Jack Crabtree, interpretando la definizione di Platone di sophrosune, in “The Miracle of Sophrosune”, è “la virtù dell’auto-accettazione illuminata, un’auto-accettazione basata su un’accurata comprensione di chi realmente si è, un’auto-accettazione che sfocia in un umile e stabile appagamento e persegue il ruolo del proprio destino nell’umana esistenza.” 

Era considerata la più importante tra tutte le virtù umane, il modello per la massima espressione di vita, che abbraccia la realizzazione sia nel mondo interiore che in quello esteriore. L’applicazione di questa virtù di moderazione spesso comporta la capacità di resistere al centro di estremi opposti, il che implica anche, secondo le circostanze, imparare ad andare più verso l’uno piuttosto che verso l’altro. 

Il riferimento alla moderazione è stato anche trovato nell’iscrizione del Tempio di Apollo a Delfi, dove la massima ampiamente rinomata “Conosci Te Stesso” era preceduta dal meno conosciuto detto “Nulla di Troppo”, ossia “Nulla di Troppo e Conosci Te Stesso”, che collocava l’arte della moderazione come una priorità per conoscere se stessi. Per un video sul mistero della virtù perduta di sophrosune clicca qui.

Nel Libro Gnostico dei Santi, il compagno del libro I Tarocchi dei Santi, Robert M. Place associa la Temperanza a San Benedetto da Norcia, fondatore delle comunità monastiche cristiane occidentali, che “a differenza di molti martiri e asceti della Chiesa primitiva, fu un esempio di armonia e moderazione. Fu maestro dell’arte di vivere, e come Buddha, capì che l’ascetismo estremo era un’altra trappola dell’ego.”

martedì 15 novembre 2011

Provare immense emozioni, lasciando andare la loro interpretazione


Continua da (clicca qui)

Onde poter affrontare un’emergenza multidimensionale, al fine di realizzare la nostra effettiva natura, occorre che passiamo attraverso enormi rancori ed emozioni, liberando fermamente l’interpretazione che ne diamo e la tentazione di ritenerne responsabili gli altri.

Non stiamo esprimendo le nostre emozioni quando siamo convinti che gli altri ci hanno fatto qualcosa o vice versa. Questo non è esprimere emozioni, sebbene può sembrarlo, poiché quando accade appaiamo molto emotivi e convincenti. Purtroppo, ben lungi dall’esprimere emozioni, permettiamo solo alle emozioni di essere usate e manipolate dalla nostra mente razionale condizionata, da un emisfero sinistro del cervello configurato per promuove separazione e paura.

Per andare oltre, e affrontare un’emergenza multidimensionale, occorre che passiamo attraverso enormi rancori ed emozioni, trascendendo le loro sembianze condizionate e cessando fermamente di focalizzare la nostra attenzione su ciò che ci causa dolore.

E’ questa idea distorta di ciò che ci causa dolore, e il nostro attaccamento a questa idea, che continua a produrre le nostre sofferenze.

E così proseguirà, non importa per quanto continuiamo a credere di esprimere le nostre emozioni, fino a quando non abbandoneremo definitivamente questa idea.

Questo non accadrà mai fin tanto che continuiamo a credere che questa idea è giusta.

Quindi, se credi ancora che questa idea è giusta, ovvero che il tuo dolore è dovuto a qualcosa che qualcuno ha fatto o non fatto, per favore continua a promuoverla e prendi atto di dove ti porta.

Vai con quello che è giusto per te, e alla fine potrai magari essere davvero nel giusto.

Tuttavia, se sono decenni o vite che insisti nell’avere ragione, e i risultati effettivi sono sempre stati dolore, disastri e paura, allora puoi chiederti a che ti serve continuare a voler avere ragione.
Preferisci avere ragione o essere felice?

Per andare oltre e affrontare un’emergenza multidimensionale, occorre che passiamo attraverso enormi rancori ed emozioni, lasciando andare ogni interpretazione, e permettendo a queste emozioni di essere quello che sono veramente.

E’ probabile che queste emozioni prive di interpretazioni rappresentino l’energia più pura dell’universo, un’energia disponibile per essere diretta verso la nostra Intenzione, ciò verso cui scegliamo coscientemente di dirigere la nostra attenzione, quello che decidi di creare, ciò che tu sei veramente.


© Franco Santoro, Cluny Hill College, Forres IV36 2RD, UK, info@astroshamanism.org



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Emergenza Multidimensionale (di Franco Santoro)


Un'emergenza multidimensionale può essere descritta come una situazione in cui l'identità dell'ego e la nostra percezione condizionata della realtà si frantumano e vanno a pezzi, rivelando ciò che esiste oltre la nostra realtà separata.

Un'emergenza multidimensionale comporta rilasciare il sogno della separazione e risvegliarsi a una nuova realtà, in cui recuperiamo parti nascoste e negate di chi siamo.

Questa può essere un’esperienza meravigliosa o, come pare essere più comune, un’esperienza devastante.

Un'emergenza multidimensionale non accade in una dato giorno, essa accade proprio ora, giornalmente, in ogni istante.

Poiché la nostra attenzione condizionata fa di tutto per negare la consapevolezza multidimensionale, l’emergenza ha tempi diversi per ciascuno di noi. Ciò che è assolutamente sicuro è che l’emergenza multidimensionale ci sarà per ognuno di noi. E quando avrà luogo, non sarà più possibile negarla.

Poiché l’emergenza multidimensionale è inevitabile, possiamo cominciare scegliendo di focalizzare coscientemente l’attenzione sulla nostra Intenzione, su ciò che vogliamo, sulla nostra visione, nei minimi dettagli, se possibile.

Allo stesso tempo si tratta di riconoscere coscientemente le nostre paure, ciò che non vogliamo e temiamo, permettendo a questo di dare supporto alla nostra Intenzione, invece di costituire il centro della nostra attenzione conscia o inconscia.

In un'emergenza multidimensionale creiamo in base a dove si rivolge la nostra attenzione, che può essere verso quello che vuoi o che non vuoi.
© 2010, Franco Santoro,  info@astroshamanism.org
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o scrivi a provordo@yahoo.co.uk

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martedì 8 novembre 2011

Appello di Cono Tortello: Emergenza cibo in Pahai


Salve! Sono Cono 8.2.7, detto pure "Cono Tortello", vice-presidente dell'Associazione dei Divoratori di Rancori.

Nella nostra terra multidimensionale di Pahai, sita nel vuoto che vi circonda, per voi purtroppo invisibile, stiamo affrontando una crisi alimentare senza precedenti.

Ci appelliamo a voi, esseri umani, confidando nella vostra solidarietà e disponibilità a fornirci le materie prime di base per la nostra alimentazione. Come spiegherò sotto la vostra generosità a tale riguardo è intesa a portarvi notevoli vantaggi.

Noi siamo esseri di quarta e quinta dimensione, e in quanto tali ci nutriamo di cibo emotivo e mentale.

Una parte fondamentale della nostra dieta, corrispondente più o meno alle vostre proteine, consiste in rancori di tipo emotivo e mentale, ossia paura, rabbia, depressione, dolore, lussuria, giudizio, gelosia, ecc.

Siamo consapevoli che disponete di quanto sopra in grande abbondanza. 

Per favore, datecene un po' perché qui è tutto positivo e luminoso.

Ci avvediamo che siete molto attaccati ai vostri rancori, tuttavia se solo potete essere un poco generosi e donarci un po' di quello che avete, questo ci può salvare.

Noi adoriamo i rancori e, per quanto mi riguarda, prediligo particolarmente quelli prodottii dalle relazioni che voi chiamate "d'amore", in particolare la rabbia e il dolore che si cucinano allorché qualcuno è abbandonato o quando ritenete di essere stati trattati ingiustamente, come pure l'opposto.

Se ci offrite i vostri rancori, saremo assai grati e come segno di riconoscenza possiamo fornire emozioni e pensieri molto buoni, di cui invece abbondiamo. 

Le donazioni dei rancori possono essere inviate ai nostri centri di raccolta conici, come la Zona di Rilascio Rancori (Stadio 2) vedi: http://www.facebook.com/topic.php?uid=72881046040&topic=14062

Il solo atto di fornire una breve descrizione dei rancori nello spazio apposito di discussione, ci consentirà di ricevere la vostra offerta.

Potete lasciare andare qualunque tipo di rancore a condizione che non menzioni i nomi di persone, gruppi o situazioni specifiche, e che eviti parole offensive o volgari.

Per maggiori informazioni vedi: http://www.facebook.com/topic.php?uid=44471338710&topic=16352 (per i donatori italiani) o http://www.facebook.com/topic.php?uid=44471338710&topic=16352 (per i donatori in lingua inglese)

Saluti conici,
Cono Tortello


© 2011 Franco Santoro, Findhorn Foundation Cluny Hill, Forres IV36 2RD

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lunedì 7 novembre 2011

11.11.11 e Luna Piena


Click here for reference

La Luna Piena avrà luogo il 10 novembre 2011 alle 22:16 ora italiana, sebbene le dinamiche di questo processo saranno operative un giorno prima e anche un  giorno dopo la sua ora esatta, incluso quindi l'11.11.11 (11 novembre 2011), dichiarato da alcuni gruppo come World Day of Interconnectednes (Giorno Mondiale dell'Interconnessione) 

Durante la Luna Piena il Sole è in Scorpione e la Luna in Toro.

Il Toro identifica le parti e le funzioni esteriori, più esposte del corpo, come la bocca e l’atto del nutrimento, mentre lo Scorpione è in relazione con le zone e le funzioni interne e nascoste, ossia genitali, rilascio organico, sesso, riproduzione e morte. 

La polarità Toro-Scorpione esemplifica la dinamica tra misteri interiori ed esteriori.

Il mistero esteriore incorpora ciò che è riconosciuto nell’ambiente collettivo, le tradizioni e i costumi di una specifica cultura o comunità. Questo mistero fornisce un senso di comunione tra gli esseri umani che condividono una stessa identità culturale, spirituale o sociale. 

Anche il mistero interiore tende a relazionarsi con un'identità culturale, spirituale o sociale, ma in un modo che non riceve il riconoscimento degli altri esseri umani, almeno della maggior parte di loro. 

Il mistero esteriore coinvolge tutti i membri della comunità, perché definisce e supporta l’identità collettiva della tribù stessa, così come è perceèibile nel mondo visibile a tutti. 

Il mistero interiore è una zona specializzata, che richiede una specifica sensibilità, che non è disponibile per tutti. 

In alcune società antiche, e future, il mistero interiore operava armoniosamente con il mistero esteriore. I due misteri erano diversi nella loro espressione, con pratiche ed etiche spesso opposte, ma erano considerati parte della stessa totalità, come il giorno e la notte. 

Poiché le culture di quei tempi avevano lo scopo di mantenere l'interconnessoine tra ogni realtà, creando equilibrio fra le polarità, i misteri interiori ed esteriori erano entrambi accettati e facevano parte della realtà consensuale.

Il mistero esteriore implicava una connessione tra esseri umani che vivono sul pianeta in terza dimensione (3D), mentre il mistero interiore mirava a stabilire un rapporto con altre dimensioni e il regno di quarta dimensione (4D) degli antenati. 

Questo rapporto non era accessibile alla maggior parte degli uomini, che tuttavia lo supportavano attraverso la diretta partecipazione al mistero esteriore e l’accettazione del mistero interiore. 

venerdì 4 novembre 2011

Non posso fare a meno di aiutarti


Dopo una lunga peregrinazione il Ricercatore raggiunse l'ultimo piano sotterraneo del grande palazzo. Si accomodò in una piccola camera d'attesa, ove si pose seduto, impugnando il bastone che lo avevo accompagnato lungo la discesa.

All'improvviso vide l'intero mondo, con tutte le persone e i luoghi cari, disfacersi brutalmente, tra dolori lancinanti e immani brutalità.

Il Ricercatore provò un'indicibile paura e pena.

Nel pavimento si aprì una botola, da cui emerse lo Spirito Tenutario del Mondo, con il volto occultato da un cappuccio conico.


Il Ricercatore si rivolse allo Spirito Tenutario del Mondo, domandando il perché di tutto questo strazio e dolore.

"Io sono il divoratore di ogni cosa. Posso distruggere tutto, perché qui tutto mi appartiene. E distruggo tutto perché la mia passione per Ciò che è ultimo è totale." rispose lo Spirito Tenutario del Mondo, con tono perentorio.


Il Ricercatore, tenendo fermo ta le mani il bastone, trasse la forza per sfidare lo Spirito Tenutario del Mondo, invitandoLo a rivelare il Suo volto e i Suoi segreti.

Lo Spirito Tenutario del Mondo non si aspettava una tale sfida, e rimase alquanto sorpreso. Dopo qualche attimo di inatteso imbarazzo, riprese la sua ferma parvenza e disse:

“Io sono un dio che agise per paura. Ti ho spaventato perché ho paura di te."

Poi, abbbassando il tono della voce, lo Spirito aggiunse:

"Volevo solo chiederti aiuto”.

Il Ricercatore invitò allora lo Spirito a chiedere aiuto in maniera diretta e a farlo in quel momento.

“Sì, ti chiedo aiuto!” ammise lo Spirito.

Il Ricercatore rispose:

"Non posso fare a meno di aiutarti."

E così la relazione iniziò...



© 2011 Franco Santoro, Findhorn Foundation Cluny Hill, Forres IV36 2RD





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giovedì 3 novembre 2011

Verso una realtà multidimensionale



La realtà separata umana, o Configurazione Arbitraria Umana (HAC), è delimitata dal tempo lineare basato su cause ed effetti. Ciò significa che come esseri umani ordinari definiamo noi stessi sulla base di quello che siamo stati in passato. 

Quello che sono ora dipende da quello che sono stati dieci, venti o trent’anni o anche dieci, venti o trenta minuti prima. 

Qualunque cosa viviamo adesso è il risultato di cose accadute nel tempo lineare, l’effetto di una causa antecedente. 

Un essere multidimensionale basa invece la sua identità in relazione alla forma nella quale sta mutando e non su chi è stato in passato. 

La multidimensionalità trascende il tempo lineare e tutte le individualità ordinarie collegate. Essa è priva di cause ed è basata sugli effetti, o meglio cause ed effetti non sono basati sul tempo lineare, il che significa che qualcosa che sta accadendo oggi può essere causato da qualcosa che accadrà fra un anno. 

Un essere multidimensionale è pertanto in grado di muoversi oltre la realtà separate, circolando liberamente attraverso infinite configurazioni, cambiando forma a suo piacimento, in grado in ogni momento di scegliere dove emergere o scomparire, sia nel tempo che nello spazio. 

Per lunghissimo tempo su questo pianeta questa capacità è stata accessibile solo a una minoranza insignificante di intrepidi sciamani e individui molto marginali che hanno avuto l'ardire di avventurarsi attraverso i terrificanti confini che separano la realtà separata da quella multidimensionale. 

Poiché questa zona di frontiera è assai pericolosa, molti di loro sono stati annientati o sono rimasti rinchiusi nella zona intermedia, intrappolati in uno spaventoso limbo dal quale pare non possino più ritornare. 

Nell’Epica del Sacro Cono questa zona è il Paheka Rubhe

Il contesto strategico del tempo lineare HAC implica la possibilità di un accesso più agevole nel multidimensionale. 

Gli anni dal 2012 appaiono cruciali a questo proposito. 

Riattivare il nostro corpo multidimensionale e muoverci oltre la limitazione delle nostre identità HAC potrebbe essere un’opportunità più disponibile per coloro che sono determinati a compiere il salto. 

L’Astrosciamanesimo strategicamente e giocosamente abbraccia questa impresa.

mercoledì 2 novembre 2011

Morte e Antenati (di Franco Santoro)


Un guerriero si considera già morto e quindi non ha nulla da perdere. Il peggio gli è già accaduto, e lui è lucido e calmo. (Carlos Castaneda)

Con il termine antenati identifico qui sia tutti i parenti e ascendenti di sangue vicini e lontani, che tutti gli esseri che sono vissuti sulla Terra, la galassia, l’universo e quel che esiste oltre.

Ebbene si tratta di un bel po’ di gente!

Alcuni sono antenati prossimi e altri remoti. Eppure ognuno di loro fa parte del grande puzzle, di cui la mia consapevolezza ordinaria rappresenta solo un minuscolo frammento.

Gli antenati possono essere in relazione con quelle che per taluni concepiscono come vite passate o collegati a figure storiche o mitologiche verso cui sento attrazione o repulsione.

Il ruolo di antenato può essere esteso a esseri divini e mitici, animali, vegetali e perfino minerali,  luoghi geografici e qualsiasi corrispondenza di segno astrologico.

Nelle tradizioni di molte popolazioni e in ogni cultura sciamanica gli antenati vengono onorati con estremo rispetto. Un periodo ideale per tali celebrazioni è quello dell’autunno ed in particolare i giorni sotto il segno dello Scorpione.

Gli antichi erano assai coscienti della presenza degli antenati e ogni loro decisione veniva presa mediante una consultazione con essi.

Quando ci rivolgiamo ai nostri antenati ci relazioniamo con le più antiche parti di noi stessi. In tali momenti possiamo recuperare immagini, eventi, memorie e situazioni capaci di aiutarci a comprendere chi e cosa siamo ora. In codesto modo diventiamo consapevoli di essere un prodotto di un passato che non è affatto limitato al periodo della nostra vita fisica.

Se intendiamo esplorare il passato in maniera autentica e collegarci con le nostre radici, è essenziale che siamo disponibili ad includere tutto, in particolare quelle persone o situazioni che tendiamo a non riconoscere.

Gli antenati, se da un lato possono donare supporto, dall’altro sono anche portatori di forti rancori e di modelli distruttivi che continuano ad essere tramandati di generazione in generazione.

Questi rancori sono alla radice dei problemi di relazione presenti ed è nostro compito procedere alla loro guarigione con la consapevolezza dell’antico retaggio da cui emanano.

Quando tra amanti, amici, parenti, colleghi e anche tra persone incontrate casualmente si creano forti conflitti e tensioni, la realtà è che si stanno producendo le stesse condizioni che in un’epoca remota apportarono separazione e miseria.

Queste condizioni si ripropongono onde essere corrette e guarite, al fine di offrire un’altra prospettiva fondata sull’unità e non sulla separazione.