martedì 31 dicembre 2013

Astrosciamanesimo: seminario base

Terra di Luce, Corvaro (Rieti) 

Spiritualità Olistica & Astrosciamanesimo: 

Seminario base con Franco Santoro.


Durante questo seminario i partecipanti sono introdotti in modo esperienziale agli elementi essenziali del lavoro astrosciamanico ed ai suoi riferimenti pragmatici e immediati nell’ambiente fisico, personale e collettivo.

Ogni seminario è unico e procede in base alle caratteristiche stagionali terrestri e alla posizione del Sole e della Luna nel cielo. Nel corso dell'anno viene offerto un seminario base per ogni segno zodiacale.

Il programma include l’esperienza completa dei tre stati di coscienza astrosciamanica e della relativa pratica di perdono e rilascio (Rituale del Sacro Cono). L'eventi è finalizzato a definire e approfondire il rapporto con lo spirito guida, l’intento, i talenti individuali e le modalità di liberazione da blocchi e rancori.

L’incontro include l’insegnamento e la pratica di semplici tecniche, che i partecipanti potranno applicare in seguito autonomamente, sia individualmente sia nel rapporto con altri allievi. 

Il seminario comprende riferimenti esperienziali alle tradizioni cristiane e pre-cristiane. 
 
Durante il seminario saranno inoltre forniti elementi di astrologia esperienziale intesi a stimolare una comprensione base dei propri potenziali. 

Questo seminario funge da introduzione e accesso al corso base della Formazione Astrosciamanica (vede http://astrosciamanesimo.blogspot.it/2013/12/formazione-astrosciamanica.html)



L'evento si tiene presso la Libera Comunità Terra di Luce (https://www.facebook.com/pages/Libera-Comunità-Terra-di-Luce/558395304210273) centro olistico di educazione esperienziale.



Terra di Luce si trova a Corvaro di Borgorose (Rieti) nella Valle del Salto, a 70 km da Roma e a 23 km da L'Aquila. Per informazioni: Terra di Luce, via Fuori le Mura, 10, Corvaro, Rieti 02021, tel. 0746306529, info@astroshamanism.org, https://www.facebook.com/pages/Libera-Comunità-Terra-di-Luce/558395304210273


E' possibile arrivare anche il venerdì sera, informandoci all'atto della prenotazione.

I nostri programmi sono in gran parte personalizzati, per cui se vuoi partecipare, puoi anche contattaci direttamente a info@astroshamanism.org, in modo da poter organizzare un programma apposito per le tue esigenze. Operiamo in genere con piccoli gruppi. 

Costo: Euro 140 (tessera dell'associazione inclusa).  
Borse di studio e riduzioni sono disponibili. I nostri programmi hanno un costo, ma è nostra politica non escludere nessuno, per cui per chi ha difficoltà a contribuire la cifra indicata è possibile avere riduzioni e contribuire quanto e quando risulta agevole.



Il seminario non include l'alloggio e i pasti, che sono disponibili a prezzi concordabili (media di Euro 15-20 per l'alloggio B&B, e Euro 7 per pasto) in varie strutture comunitarie.

lunedì 30 dicembre 2013

La fine dell'anno vecchio e l'inizio del nuovo

Nuovamente ci ritroviamo nel passaggio da un anno all'altro. Il 2013 termina e il 2014 inizia. Raggiunta la fine del dodicesimo mese, dicembre, tutto ricomincia con il mese numero uno, gennaio. 

Il primo mese dell'anno prende il nome da Giano, la divinità più antica delle tradizioni italiche, associato con le soglie, i portali, i passaggi da un punto ad un altro, sia fisici, che più sottili, come il transito da una dimensione all'altra, ed anche con gli inizi di nuove imprese di qualunque natura, sia fisica sia spirituale.

Il passaggio da un anno all'altro può essere la ripetizione dello stesso monotono ciclo oppure uno spostamento in una configurazione nuova di zecca. Forse, più realisticamente, è una combinazione di entrambi. Le fasi di passaggio sono le più delicate del processo di guarigione. Parti luminose del nostro essere prendono forma e si preparano a nascere, tuttavia la gestazione di questa novità avviene nell’oscurità, mentre nell’ambiente esterno continuano a dominare le dinamiche del passato.

Nei momenti di passaggio una pratica utile è la ricapitolazione. Il suo presupposto è che gli eventi passati bloccano energia vitale finché non sono definitivamente elaborati e rilasciati. In caso contrario il passato continua ad essere trattenuto e diventiamo la condensazione di memorie che sono costantemente riciclate e riattivate nel presente. Come esseri umani siamo propensi a investire energie enormi in queste memorie fino a che, proprio come in un computer, lo spazio della memoria si esaurisce, e le nostre vite crollano, si sgretolano o si bloccano.

Lasciar andare il passato può non essere un compito facile. Molte persone si focalizzano regolarmente sulle loro memorie e giustificano qualunque cosa fanno e come si sentono sulla base del loro passato. Dicono cose come, “Mio padre mi ha maltrattato”, “Il mio partner mi ha lasciato”, “Ho perso il mio bambino” o “Sono stato licenziato”, e le usano per convalidare il motivo per cui la loro vita non funziona. Mentre si focalizzano su quelle cose nutrono quelle esperienze negative del passato, che continuano ad essere riciclate nel presente, impedendo a nuove esperienze di emergere.

Altre persone prendono una posizione totalmente differente. Essendo consapevoli di come il passato limita la loro libertà, decidono di cancellarlo con un’istantanea pulizia di primavera. Iniziano un’accurata impresa di cancellazione di tutto ciò che si riferisce al passato, persone, cose, luoghi, situazioni, ecc. La relazione con la mia ragazza è finita! Va bene, allora brucio tutte le sue foto, lettere, regali, cancello anche le e-mail e i messaggi, e così via, finché posso dire, spesso citando qualche frase di un libro New Age, che ho finalmente ripulito il mio passato e ora sono libero. E da quel momento tutto sarà realmente diverso! Beh, questo è un universo d’immense possibilità, e può essere davvero così se oltrepasso radicalmente la sintassi di questa realtà separata. 

Poiché il passato come lo percepiamo è un’illusione, cancellarlo può essere facile come cancellare dei documenti da un computer. Nel momento in cui mi sveglio dal sogno, sarà tutto finito. E tuttavia, a meno che non sono riuscito a padroneggiare l’arte di non cadere di nuovo addormentato, il passato trapelerà di nuovo alla fine, esattamente nello stesso modo, e l’unica differenza saranno gli attori e gli scenari.

Lasciar andare il passato non è necessariamente cancellare il passato. Lungi dall’essere cancellato, il passato ha prima di tutto la necessità vitale di essere veramente riconosciuto e onorato, poi guarito e, se davvero non serve, rilasciato. Rilasciare non è gettare il passato nella pattumiera e poi confidare che l’autorità locale se ne sbarazzi. Il rilascio è liberazione, è permettere al passato di fluire nel presente, cancellare la paura e supportare luminosi elementi, così da apportare benedizioni al presente e al futuro. 

Il rilascio è perdono, e come dice Un Corso in Miracoli, “Perdonare è semplicemente ricordare solo i pensieri d’amore che hai dato nel passato e quelli che ti sono stati dati. Tutto il resto deve essere dimenticato. Perdonare è ricordare in modo selettivo, non basato sulla tua selezione.” (UCIM, T378). Il problema non è nel passato, è rimanervi bloccati, congelati nel passato. E questo accade quando consideriamo soltanto il passato, così come quando lo neghiamo.

Posso fingere che la mia ex ragazza non sia mai esistita, e cancellare tutte le prove della sua presenza. Questo può essere efficace temporaneamente se non riesco a far fronte alla situazione, tuttavia se ci sono problemi irrisolti con quella ragazza si ripresenteranno in un modo o nell’altro fintanto che scelgo di lasciarli andare davvero. E se non rilascio quei problemi durante la mia vita, beh, quei problemi probabilmente saranno trasportati nella mia “prossima vita” o raccolti dalle generazioni seguenti.

Sottolineo queste due opzioni perché credo che l’ostacolo principale nel rilasciare il passato non è la natura del passato stesso ma il modo in cui lo percepiamo. Posso considerare me stesso come un individuo separato che deve affrontare problemi personali durante la sua vita, e perfino nelle vite passate e future, oppure posso riconoscermi come parte del collettivo, un essere planetario più grande, che include tutta l’umanità, passato, presente e futuro.

Nello sciamanesimo esiste la nozione di “cancellare la storia personale”, ma questo non è il passato, è il passato illusorio creato dalle nostre menti separate. La cancellazione si applica quindi al coinvolgimento dell’ego con il passato e la sua realtà separata. La percezione della separazione dagli altri e dal mondo è la configurazione umana arbitraria che necessita di essere abbandonata al fine di sperimentare la nostra vera identità e accedere ad una realtà molto più vasta.

E non è una pulizia di primavera; è un processo continuo e duraturo, che gradualmente permette al passato collettivo di emergere, un regno in cui tutte le menti sono unite. In questo caso i pensieri personali, essendo separati, non esistono o sono mere allucinazioni. Gli sciamani, più o meno universalmente, ricevono la maggior parte delle loro indicazioni da quel regno e lavorano intensivamente con gli antenati. Sperimentano passato, presente e futuro come un continuum temporale attraverso il quale viaggiano per ottenere conoscenza e perseguire i loro intenti sciamanici.

In molte tradizioni l’intera vita è basata su questo continuum temporale, in cui gli antenati rappresentano il riferimento principale nei culti e nelle pratiche sociali. Qualsiasi tipo di conflitto che si sviluppa nel presente è riconosciuto in relazione con il passato, che è il livello della matrice.

Che tutti noi possiamo essere benedetti dal nostro luminoso passato che risplende nel più gioioso presente, si irradia nell’estatico futuro, e ritorna nel passato, in un circolo eterno di beatitudine e amore.

Franco Santoro




© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

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giovedì 19 dicembre 2013

Lettera invernale

L'inizio dell'inverno è una gloriosa celebrazione del mistero delle polarità, la relazione continua tra la luce e il buio, il caldo e il freddo, che dona la consapevolezza che tutti gli aspetti della vita fanno parte di una stessa unità. Per questo tutte le culture umane hanno sempre trovato un modo per celebrare questo momento.

Il Solstizio d’Inverno, il Natale e la settimana seguente sono il periodo ideale per riconoscere i cicli della Terra, per rallentare e acquisire consapevolezza di cosa sta accadendo nella nostra vita, da dove veniamo, dove stiamo andando, dove siamo e che cosa veramente conta in questo viaggio.

Durante questo anno abbiamo tutti letto o sentito parlare ampiamente di crisi, disastri, alluvioni, problemi economici e altri rancori planetari e personali. Certo, ci sono tanti problemi irrisolti, tuttavia, secondo me, l’unico modo di affrontarli effettivamente, reali o meno che siano, si fonda sul capire chi siamo veramente.

Solo questo ci può guidare a scoprire che cosa stiamo facendo qui e qual è il vero problema. È inutile occuparsi di un problema se non so chi si sta occupando del problema. Se non conosco chi intende risolvere il problema. Il vero problema è che non sappiamo chi siamo, ed è da qui che bisogna cominciare, prima di fare qualunque altra cosa.

Le lunghe notti invernali sono momenti molto rasserenanti e di guarigione. Si stendono come coperte gentili, dispensando il dono di stare insieme con chi amiamo, e anche di rimanere soli, in compagnia delle nostre parti interiori. Unendoci per celebrare, in solitudine, con altri, o entrambi, rimanendo vicini e sognando. Sognando ciò che è buono, ciò che desideriamo per noi stessi, per i nostri fratelli e sorelle, e per il mondo. Ma questo è anche un momento in cui i sogni elevati possono essere lanciati e radicati nella Terra, in cui possiamo decidere di piantare i semi delle nostre più alte aspirazioni e impegnarci a coltivarli, servendo noi stessi e il mondo.

Questo periodo dell’anno è perfetto per la ricapitolazione, una delle principali pratiche sciamaniche di guarigione. Ricapitolazione significa passare in rassegna esperienzialmente la propria vita e liberare incoscienza e rancori intrappolati nel passato. Questi elementi dolorosi e inconsci sono riciclati costantemente nella nostra storia personale dalla memoria collettiva planetaria. Essi sono la causa di tutti i conflitti emozionali ricorrenti e di sentimenti innominabili. Sono quel che ci intrappola in una realtà separata, prosciugando l’energia vitale di cui abbiamo bisogno per accedere alla nostra vera natura ed elevarci di nuovo nei regni multidimensionali. Questi rancori continuano a fomentare un continuo stato di prigionia emozionale, finché non sono completamente identificati, elaborati e infine liberati nel flusso dell’universo.

Ci sono molte tecniche che possono essere impiegate per la ricapitolazione, incluse pratiche consolidate e usate tradizionalmente durante questo periodo festivo. Alcune non mostrano necessariamente connotazioni sciamaniche evidenti, eppure sono molto potenti se praticate con integrità e intento (vedi l’articolo “La Ricapitolazione e i Dodici Giorni di Natale”)

Durante questo periodo dell’anno molti di noi probabilmente riceveranno e invieranno tante cartoline e lettere di auguri. Io non sono un campione in questo tipo di corrispondenza, tuttavia mi fa piacere riceverla. Soprattutto, ciò che veramente gradisco ricevere a Natale è una lettera di auguri da me stesso. È una lettera solo per me, che non condivido con nessun altro in questo mondo. Tuttavia, sebbene il contenuto della lettera è segreto nel mondo ordinario, è pubblico in altri regni. Questa lettera è indirizzata solamente a me, come essere umano, e tuttavia è una lettera aperta nei regni multidimensionali e a Dio stesso.

In questa lettera riconosco tutti i doni che ho ricevuto durante l’anno, raccontando gli episodi di gioia, bellezza, successo e amore, inclusi desideri, speranze e aspirazioni. Scrivo di persone e luoghi cui sono grato, lezioni che ho compreso, assicurandomi che alcune cose ovvie, che tendo a non considerare o a dare per scontate, siano anch’esse pienamente onorate. Nella lettera esprimo i miei intenti per il Nuovo Anno, e le cose belle che desidero sperimentare e creare per me stesso, per i miei cari e per il pianeta in genere.

Nella lettera scrivo delle mie delusioni, paure, tristezze e altri rancori. Parlo di situazioni in cui mi sono sentito confuso, bloccato e incapace di andare avanti. Menziono il dolore, la miseria e quant’altro nella mia percezione è fonte di sofferenza per me e per il mondo. Chiedo guarigione, vera comprensione e il rilascio di tutto questo. Faccio del mio meglio per essere diretto e onesto, riconoscendo incidenti e momenti di tensioni con le persone, specialmente ciò che sembra ancora irrisolto. Includo anche un riferimento ad aree estreme d’oscurità, dolore e impotenza, che continuano ad affiorare nella mia vita.

In questa lettera permetto ad ogni parte dentro di me di esprimersi, tutti i miei chakra dal primo all’ultimo, e gli aspetti della mia carta astrologica, non importa se buoni o cattivi, contraddittori o paradossali. In tutto quello che scrivo posso essere molto aperto perché so chi legge comprende davvero quello che voglio dire. È una lettera d’auguri da e per qualcuno che mi conosce molto bene. È una lettera indirizzata a me, e a Dio, che alla fine include tutto e tutti, il che significa che questa lettera mi risparmia il tempo di scrivere così tante cartoline di auguri e simili.

Se lo desideri puoi anche tu scrivere una lettera simile a te stesso, che io considero la migliore lettera che può essere ricevuta a Natale. In questa parte dell’anno anche molti bambini scrivono lettere. Scrivono a Babbo Natale. Tradizionalmente in passato si usava mettere le lettere in fondo al camino, così che il tiraggio le può trasportare lungo la canna fumaria fino a Babbo Natale. Lo scopo di scrivere queste lettere è principalmente in apparenza quello di ricevere regali e giocattoli. Da bambino, non riesco a ricordare niente di più eccitante della Vigilia di Natale, quando nella mia casa Babbo Natale era solito distribuire i regali. La maggior parte dei bambini riceveva i regali la mattina di Natale, ma siccome i miei genitori avevano preso accordi speciali, potevo ricevere una consegna anticipata.

Beh, alla fine ciò che conta è ricevere i regali, non importa se il mattino o la sera. In questo periodo festivo circolano molti regali, e poiché questo è un notiziario astrosciamanico il mio invito è di accogliere e gioire dei regali fisici, ma scoprire e afferrare anche i regali multidimensionali. Sono gli unici regali privi di data di scadenza, quelli che rimangono con noi indipendentemente da dove e quando andiamo.

Desidero esprimerti la mia gratitudine per essere un lettore di questi articoli. Se hai preso parte a seminari, sessioni o altri eventi, ti ringrazio di cuore, pancia e testa. Aver avuto l’opportunità di incontrarti è uno dei regali più luminosi, che sono felice di riconoscere al tramonto dell’anno. Questo per me è un regalo sia fisico sia multidimensionale, e voglio che tu ne sia consapevole. Tante grazie!

Sei sempre il benvenuto se scegli di partecipare ad altri eventi, sessioni o corsi (clicca qui per il calendario). Sono anche a tua disposizione se desideri semplicemente connetterti per condividere le tue esperienze e tutto ciò che ha importanza per te. A questo proposito puoi contattarmi via e-mail.

Buon Inverno, Natale e Felice Anno Nuovo a tutti! 
Franco




© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

Ritiro del Nuovo Anno: Raccomandiamo vivamente il Ritiro Astrosciamanico del Nuovo Anno, dalla sera del 27 dicembre 2013 al mattino del 2 gennaio 2014, con Franco Santoro, per informazioni clicca qui

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mercoledì 18 dicembre 2013

Il Solstizio d'Inverno

Con l’entrata del Sole in Capricorno, il 21 dicembre 2013 alle 18:11 ora italiana, giungiamo alla notte più lunga, l’apice dell’oscurità. 

Il Sole raggiunge il punto più basso e il culmine dell’oscurità nell’emisfero settentrionale, mentre nell’emisfero meridionale è esattamente l’opposto. 

Questa constatazione è sufficiente a svelare uno dei più significativi misteri della vita, la continua e mutua interazione tra opposti e la loro presenza simultanea al di là della nostra percezione limitata di ciò che sembra essere presente.


Esattamente sei mesi fa, con il Solstizio d’Estate, mi sono trovato in una situazione assai dolorosa. Avevo raggiunto il picco massimo di buio della mia vita. Per andare avanti mi aggrappavo, seppur con scarsa convinzione, ad un’esile un messaggio che emanava dal mio cuore. “Stai tranquillo, se sei in un picco di buio ora, puoi esser certo che da qualche parte esiste anche un picco di luce! E ad un certo punto lo troverai.”  

 Ebbene, dopo sei mesi, l’ho decisamente trovato, sto vivendo uno dei momenti più felici della mia vita, ma questo non è qualcosa che mi è successo come conseguenza di un processo lineare. Questa felicità esisteva anche prima contemporaneamente all'infelicità, su un altro piano di coscienza, che tuttavia non era accessibile al livello immediato della mia coscienza...  



Nell’emisfero settentrionale il Solstizio d’Inverno rappresenta l’ingresso nell’inverno e nel Nord. È un momento di cambiamento di marcia interiore, in cui abbiamo l’opportunità di rallentare e perfino di fermarci o invertire la marcia. 

È un momento in cui possiamo mettere in discussione tutte le cose che diamo per scontate su noi stessi, i nostri presupposti, mettendo da parte l’interazione meccanica con il mondo e cercando di raggiungere la matrice. Lo scopo è permettere ai nostri intenti e ad ogni ulteriore azione che possiamo intraprendere, di scaturire da una comprensione profonda della vita, lasciando andare la mente condizionata basata sulla paura e sull’ignoranza.

L’inverno è un periodo ideale per abbandonare le restrizioni della nostra percezione, sciogliere le catene arrugginite dell’anima e permetterle di liberarsi. 

L’inverno è pure un momento importante di connessione tra il visibile e l’invisibile, il corpo e lo spirito. Il Solstizio d’Inverno, e la settimana seguente, in particolare, è sempre stato tradizionalmente un periodo per riconoscere i cicli della Terra, per rallentare e acquisire consapevolezza di ciò che sta accadendo nella vita, da dove veniamo, dove stiamo andando, dove siamo e cosa veramente conta in questo viaggio.

Questo periodo dell’anno è ideale per la ricapitolazione, una pratica estremamente utile per la guarigione spirituale. La ricapitolazione consiste nel riesaminare esperienzialmente la propria vita e lasciar andare emozioni e rancori intrappolati nel passato. 

Questi elementi inconsci sono costantemente riciclati nella nostra storia personale dalla memoria planetaria collettiva, e sono la fonte di tutti i conflitti persistenti e i problemi spiacevoli che sperimentiamo nella vita. Sono ciò che ci tiene bloccati in una realtà separata, impedendo l’accesso a chi realmente siamo. Questi rancori seguitano a causare uno stato continuo di isolamento emozionale, fino a che sono pienamente gestiti e liberati nella rete della vita.

Sul tema della ricapitolazione teniamo il Ritiro del Nuovo Anno, a Terra di Luce (Corvaro, Rieti), 27 dicembre 2013 - 2 gennaio 2014, clicca qui per informazioni.

In occasione del Solstizio d'Inverno teniamo una meditazione planetaria, cui sei benvenuto, clicca qui.

In questo periodo festivo desidero esprimerti la mia gratitudine per essere un lettore di questo blog. E' un privilegio poter comunicare con te, chiunque tu sia e ovunque ti trova.

Sei benvenuto se deciderai di partecipare a nostri eventi futuri, presso la Libera Comunità Terra di Luce (clicca qui per il calendario). Siamo a tua disposizione se desideri semplicemente connetterti per condividere le tue esperienze e qualunque cosa è importante per te in questo momento.


© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

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sabato 14 dicembre 2013

Luna Piena in Gemelli - 17 dicembre 2013

La Luna Piena è alle 10:28 del 17 dicembre 2013, a 25°36' di Sagittario/Gemelli. Sin dal giorno precedente questo può essere un momento eccitante e pieno di sfide, che ci confronta con le implicazioni dirette dello scopo della nostra anima.

Il Sagittario è considerato il portale multidimensionale tra la realtà di terza dimensione e le dimensioni più evolute, il punto di accesso attraverso cui esseri da universi paralleli entrano nel nostro pianeta. In passato questo portale era rappresentato dall'asse Capricorno/Cancro, che lo è ancora formalmente. Tuttavia, a seguito della precessione degli equinozi, questo punto si è spostato a Sagittario /Gemelli. Questo è riconosciuto come il centro della galassia, dove gli scienziati sono consapevoli di un buco nero misterioso.

Il Sagittario è considerato come l'utero stellare da cui la presente realtà separata fu concepita e nacque. Quindi, quando il Sole transita in Sagittario esiste il potenziale per concepire e fare nascere configurazioni alternative.

Ci sono molte speculazioni riguardo quanto sopra. Quello che conta è essere consapevoli del proprio intento, del proprio bersaglio. Questo bersaglio è la tua intenzione del momento attuale, ciò che ora scegli di creare e accettare nella tua mente come la dimensione migliore possibile per te e gli altri.

I giorni finali del Sagittario ci insegnano che per colpire il nostro vero bersaglio nella vita, occorre smettere di sprecare freccie verso bersagli sbagliati. Per potere aprirci ai nostri sogni più autentici e iniziare un nuovo cammino, non possiamo portarci dietro tutto. Si tratta spesso di lasciare andare, anche in modo drastico e definitivo, situazioni e persone che bloccano i nostri potenziali e che sono oggetto di costanti rancori.

Nelle fasi terminali dell'anno le parti luminose del nostro essere prendono forma e si preparano a nascere, tuttavia la loro gestazione ha luogo nell'oscurità, mentre all'esterno seguita a dominare il passato. Un passato che come una placenta siamo tenuti a liberare, per consentire la nascita. 



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giovedì 12 dicembre 2013

Meditazione del Solstizio d'Inverno - 21 dicembre 2013

Ricevi questo invito ad unirti a noi fisicamente o a distanza nella celebrazione del Solstizio d’Inverno, il 21 dicembre 2013. Questa è un’occasione ideale per riunirsi e onorare la svolta del ciclo annuale, che gli antichi romani chiamavano Dies Natalis Invicti Solis, il giorno natale del Sole Invincibile.

È un momento di rinascita, in cui esiste l’opportunità di abbracciare e fecondare i nostri sogni più elevati, lasciando andare i mali del passato, aprendoci alle benedizioni del presente e stabilendo intenzioni luminose per il futuro.  Soprattutto, il Solstizio è la celebrazione del ritorno del Sole, la vittoria sulla morte e dei nostri limiti umani, che trionfa invincibile proprio al culmine del buio, liberando la nostra anima nella piena luminosità della sua vera natura.

Il Sole rappresenta il Divino, la Luce, Dio e qualunque espressione di massima sacralità e amore esistente dentro e fuori di noi. Il vantaggio del Sole è che è riconoscibile come fonte di luce per l’intera umanità, laddove ogni tradizione religiosa indica attributi distinti per descrivere il sacro, spesso in acceso antagonismo tra loro. Il Sole unifica perché si fonda sull’esperienza diretta della Luce, disponibile per tutti, oltre tutte le differenze religiose e sociali. Per ulteriori informazioni sul Solstizio d'Inverno clicca qui.

La pratica seguente è un evento di guarigione spirituale a distanza, aperto a chiunque si sente ispirato a partecipare ovunque nel mondo. Questo testo copre il territorio italiano, per l'evento internazionale con testo in inglese clicca qui.

Sia che partecipi fisicamente da solo/a o in compagnia di altre persone, lo scopo è essere sia energeticamente solo/a con te stesso/a sia con gli altri, collegandoti con la fonte più profonda del tuo essere e con il Sole, la Luce, il Divino, Dio, ecc. non importa con quale nome Lo definisci in base alla tua esperienza spirituale o religiosa.

Questa meditazione ha luogo in qualsiasi momento di sabato 21 dicembre 2013 (l’equinozio esatto è alle 18:11), sebbene sia preferibile svolgerla dopo il tramonto, nelle ore buie. La pratica può durare un minimo di 20 minuti.

Puoi usare qualunque pratica risuona con la tua intuizione e con il tema del Solstizio d’Inverno. A seguire forniamo alcune linee guida per la celebrazione, secondo il modello che usiamo nella Libera Comunità Terra di Luce.

Nel caso le indicazioni fornite ti appaiono troppo complesse o non risuonano con te, per favore usa qualunque cosa abbia senso per te. Ciò che conta alla fine è prendersi del tempo per concentrarsi su uno scopo di guarigione, invocando la presenza della Luce, così come La comprendi, usando il semplice linguaggio del cuore e mantenendo una costante focalizzazione durante la pratica, preferibilmente per un minimo di 20 minuti.

Indicazioni guida per la Celebrazione del Solstizio d’Inverno:

Durante questa pratica i partecipanti si uniscono in comunione silenziosa per promuovere un intento di guarigione, liberazione e allineamento con la rete della vita, lasciando andare i rancori e le situazioni di conflitto, aprendosi alla presenza risanante della Luce, così come La intendono. La pratica comporta l’uso di una candela o di un camino.

1) Spegni ogni luce artificiale dell’ambiente in cui ti trovi, favorendo la massima oscurità possibile. Sistema la candela spenta in un punto centrale o, se usi un camino, lascialo spento, predisponendo tuttavia la legna e quanto ti occorre per accenderlo in seguito.

2) Stai in piedi rilassato con la spina dorsale eretta, e i piedi piantati sul pavimento. Rivolgiti verso Nord. Porta l’attenzione al respiro e collegati con lo spazio che ti circonda. Percepisci l’intero ambiente, la sua pienezza e il suo vuoto, il visibile e l’invisibile, la Luce e il Buio, permettendo a tutto ciò di collegarsi con altri ambienti vicini e lontani, incluse altre persone, e tutti i partecipanti a questo evento, conosciuti e sconosciuti.

3) Porta la tua attenzione verso il plesso solare. Connettiti con fermezza con l’intenzione di guarigione di questa celebrazione, mentre permetti alla consapevolezza del plesso solare di espandersi progressivamente in tutto il tuo corpo.

4) Considera le esperienze luminose e positive che hai avuto durante l’anno, e sii grato per i doni che ti hanno dato. Sii cosciente di situazioni connesse con la tua intenzione di Luce, ciò che ti dona gioia, amore e qualunque cosa desideri per te stesso e gli altri nella vita. Permetti a tutto ciò di essere sostenuto dalla consapevolezza del plesso solare.

5) Consenti alla tua intenzione di collegarsi con ogni altra intenzione luminosa, permettendo loro di essere parte della stessa Luce e rete della vita. Collegati con una realtà parallela luminosa, una Terra di Luce, dove tutto ciò che vuoi è pienamente realizzato e disponibile per tutti.

6) Considera poi l’oscurità che ti circonda, insieme alle esperienze buie e negative del passato, lasciandole andare con il respiro. Sii cosciente di situazioni nella vita in cui ci sono rancori o problemi difficili, e permetti loro di essere sostenuti dalla consapevolezza del plesso solare.

7) Permetti a questi rancori e problemi di collegarsi con ogni altro rancore o problema possibile, permettendo loro di essere parte dello stesso Buio e rete della vita. Collegati con una realtà parallela luminosa, una Terra di Luce, dove ogni rancore e dolore è pienamente accolto, guarito e trasformato in Luce.

8) Focalizzati ora solo sul Cuore, permettendo all’ambiente di essere totalmente assorbito da esso.

9) Sii consapevole delle parti basse del tuo corpo (ventre, genitali, gambe, caviglie, piedi), incluso tutto ciò che è sotto di te, fino al centro della Terra, il Buio e l’oscurità più profonde, e collegalo con il tuo Cuore.

10) Sii consapevole delle parti alte del tuo corpo (spalle, gola, testa), incluso tutto ciò che è sopra di te, la Luce, fino al cielo, e collegalo con il tuo Cuore.

11) Permetti alle parti alte e basse di essere assorbite dal Cuore, così che alla fine c’è solo il Cuore. Ricevi una benedizione incondizionata dal Cuore. Permetti al mondo esterno di emanare dal Cuore e prendere la forma energizzata e rinnovata del tuo corpo fisico e dell’ambiente circostante.

12) Accendi la candela o il camino, sentendo che compi questo gesto con la ferma volontà di dare spazio alla Luce. Permetti alla Luce di operare dentro e fuori di te. Rimani per alcuni minuti in silenzio, dinanzi alla fiamma della candela o al fuoco del camino.

13) Ritorna alla coscienza ordinaria, consentendo a questo processo di continuare per pochi minuti ad un livello sottile. Prendi del tempo per tornare completamente alla coscienza ordinaria, stirati, alzati, cammina, bevi un po’ d’acqua, ecc.

14) Riconosci quello che ti è successo e come ti sei sentito. Prendi nota di qualsiasi cosa di importante per te. Se vuoi, condividi la tua esperienza nella pagina dedicata all’evento, o sul nostro blog, o privatamente con noi (info@terradiluce.org) e/o altre persone.



© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

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