martedì 25 febbraio 2014

Luna Nuova in Pesci - 1 marzo 2014


La Luna Nuova in Pesci contiene in sé il potenziale di integrare tutte le risorse dei segni precedenti in un’armoniosa unità. Questa Luna Nuova ha luogo l'1 marzo 2014 alle ore 9 italiane, a 10 gradi dei Pesci.

Il periodo di Luna Nuova inizia due giorni prima e finisce due giorni dopo la data esatta della Luna Nuova, manifestando i suoi effetti principali un giorno prima e un giorno dopo. 

Il segno dei Pesci rappresenta la massima amplificazione e definizione dei sogni e delle illusioni umane. Quando ne siamo vittime passiamo da un sogno all'altro e da un incubo all'altro, prostituendoci verso chiunque ci dona adulazione e apprezzamento. Ci facciamo ingannare da miraggi romantici e visioni pseudospirituali, abbandonandoci senza riserve per poi perderci in oceani di emozioni privi di sponde. Così ricerchiamo ovunque qualcosa a cui attaccarci, persone o luoghi in cui trovare sollievo e sentirci finalmente a casa, ignari che ciò che stiamo cercando non è qualcuno o qualcosa, bensì la nostra vera natura.

Quando giungiamo all'apice dello smarrimento, dell'incapacità di conseguire quanto sognamo, con la frustrazione che ne deriva, ecco che iniziamo a distogliere l'attenzione dagli oggetti dei nostri desideri, e diventiamo consapevoli di quel che succede dentro. Cessiamo di essere posseduti dai sogni e iniziamo a interessarci di chi sta sognando.

La Luna Nuova in Pesci è ideale per smettere, almeno per qualche giorno o ora, di essere ammaliati dai bagliori del mondo esterno e da tutte le nostre fantasie romantiche interiori. Possiamo scegliere invece di guardarci dentro, di domandarci chi siamo, ponendoci solo questo quesito, senza affrettarci di trovare una risposta, ma accettando anzi di spegnere il video e l'audio della mente ordinaria, restando nel silenzio, nell'attesa di scoprire la risposta che in quello spazio di quiete abbiamo già altre volte ricevuto.

La risposta è sempre la stessa. Non si può esprimere a parole, perché è uno stato di coscienza e dell'essere, una verità esperienziale che è uguale per tutti e allo stesso tempo giunge in maniera distinta per ognuno di noi. Ecco perché non può essere comunicata. Non per essere riservati o perchè si tratta di una verità segreta per iniziati, ma poiché le parole non possono descrivere l'esperienza stessa.

Un tempo le persone erano in grado di comunicare telepaticamente, semplicemente essendo trasparenti riguardo i loro pensieri e stati di coscienza. Le parole sono state create quando questa facoltà si è persa, quando abbiamo sentito l'urgenza di occultare la nostra esperienza, per timore che fosse scoperta. Abbiamo perso la facoltà telepatica allorché abbiamo sentito l'esigenza di mentire, e in effetti è in quel momento che si è generata la separazione, che abbiamo sentito il bisogno di avere un corpo in cui nascondere la nostra mente. Il linguaggio permette di dire "ti amo" a qualcuno anche se stiamo pensando "ti odio". 

Spiritualmente il crimine più grave è l'ipocrisia, dire parole "gentili" a qualcuno, dando l'impressione di volergli bene o essere d'accordo, per poi odiarlo od osteggiarlo nei propri pensieri "segreti". Questo è qualcosa che in tanti facciamo o abbiamo fatto spesso senza accorgerci, appunto perché ciò che conta è quello che accade esternamente. Pensiamo che i nostri pensieri e le nostre emozioni siano private e che possiamo farne quel che ne vogliamo, senza danni per nessuno. Sciamanicamente non è affatto così. Sul piano astrale i nostri pensieri producono effetti devastanti che si ripercuotono a livello fisico. Il terrore e la violenza che vediamo nel mondo, è commesso concretamente da pochi individui, ma è sostanzialmente generato dai pensieri negativi della maggioranza delle persone. Tuttavia poiché non vediamo i pensieri, ma solo le azioni, ecco che i pensieri negativi possono continuare a commettere impuniti i loro crimini...
 
La Luna Nuova è una fase attiva e maschile, un periodo di transizione in cui il seme è presente ma non ha ancora assunto una forma definita. E’ un’occasione eccellente per lasciare andare pensieri negativi, considerazioni di antipatia e sospetto verso gli altri, e tutto il letame ossessivo di sensazioni di tradimento, cospirazione e gelosia che appestano il mondo astrale. Possiamo usare dirigere invece la nostra attenzione per sviluppare nuove idee e pensieri positivi, intuizioni artistiche e creative, fare progetti e meditare sull’intento luminoso che vogliamo maturare. Ciò permette di stabilire obiettivi e gettare le basi per nuovi progetti o abbandonare vecchie modalità e rancori. Poiché lo scenario è ancora oscuro, questo può essere un periodo di incertezza e vulnerabilità, che non incoraggia a prendere iniziative nel mondo esterno. 

E’ un momento ideale per relazionarsi con il mondo interiore, il nostro vero essere, fermarsi a riflettere sulle lezioni della vita e lasciare andare ciò che non è più necessario. L’obiettivo di questa fase è diventare consapevoli del nostro intento effettivo nella vita, lasciando andare i condizionamenti della realtà convenzionale. 

A questo punto la domanda è: “Che cosa voglio veramente?” Questa domanda richiede una risposta onesta, non condizionata. 

Siate consapevoli del vostro intento senza preoccuparvi se appare come pura illusione o fantasia alla vostra mente ordinaria. Non è il momento di essere pragmatici o preoccuparsi di come portare a termine le cose ma è il momento di aprirsi a ciò che risuona vero e autentico dentro di noi. Più avanti, man mano che il ciclo progredisce, ci sarà l’opportunità di perfezionarlo e orientarlo verso la manifestazione e la comprensione. 

Questa fase è collegata con lo stato androgino, mysterium coniuctionis, l’unione mistica del Sole e della Luna, il matrimonio sacro che permette al vero Sé di emergere. 

L’esatto grado della Luna Nuova (10 gradi dei Pesci), così come si riflette nella vostra carta natale, fornisce indizi riguardanti il vostro Intento e le energie che potrebbero emergere durante il nuovo ciclo.

© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org
Immagine: "Nettuno offre doni a Venezia" di Giovan Battista Tiepolo, nato con Luna Nuova in Pesci


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Matrici

Astrosciamanicamente esistono 12 matrici orizzontali di energia, ciascuna operante con tre distinte polarità (negativa, positiva, neutra) e secondo due modalità (separante e unificante). Queste matrici agiscono costantemente nelle nostre menti ed emozioni in dosi e maniere diverse per ciascun individuo.

Queste 12 matrici sono veicolate da spiriti, angeli, demoni, entità di varia natura che incessantemente transitano nella nostra coscienza e talvolta vi sostano. Ciò che consideriamo essere i nostri pensieri, emozioni e sensazioni personali, sono manifestazioni delle 12 matrici e delle entità che ne sono portatrici. L'essere umano in questa chiave è come un computer organico, che riceve, e risponde a, continui segnali e informazioni.

Esiste poi una tredicesima matrice di natura verticale, chiamata Centro, o Albero di Luce. Questa matrice permette di essere testimoni dell'operatività delle altre 12. Nel lavoro di guarigione si tratta di allinearsi e ritornare ad essa regolarmente con apposite pratiche e ogni volta in cui le matrici orizzontali predominano o sono dissonanti. Il rapporto con il Centro ci consente di derobotizzarci, di trasformare le modalità di separazione delle 12 matrici e riportarle all'unità...

Immagine: dipinto di Donato Creti, nato il 24 febbraio 1671, Sole in Pesci, Luna in Vergine.


PS: Tutte le informazioni fornite in questa pagina sono presentate unicamente per promuovere la consapevolezza del lettore, e non sono intese a sostituire la sua ricerca ed esperienza diretta. Ciascuno di questi scritti è allineato con specifici cicli stagionali o energie planetarie, e non costituisce l’enunciazione di verità assolute, bensì di punti di vista limitati, che fanno parte di una visione olistica più ampia. L’autore non appoggia necessariamente le idee e opinioni espresse in questi scritti, incluse le sue.

martedì 18 febbraio 2014

Il Bacio di Giuda (di Franco Santoro)

Pesci, il dodicesimo segno, completa il ciclo astrologico e lo porta al culmine. Il suo glifo, con due semicerchi opposti uniti da una barretta, mostra un ovvio dualismo, benedetto tuttavia dalla presenza aggregante di una terza parte. Il glifo rappresenta anche un portale verso l’ultima, cruciale e complessa zona dello zodiaco. Qui la coscienza straripa dai suoi sterili limiti, riversandosi nel mistero della profondità multidimensionale, la corrente continua di amore incondizionato o, in termini biblici, il Regno di Dio.

Il viaggio attraverso i Pesci offre il più ampio scenario di benedizioni, come pure di rancori. Padroneggiare i Pesci è la sfida finale sul sentiero della guarigione. Coloro che hanno successo in tale valorosa impresa potrebbero non tornare più a questa realtà separata, a meno che compassionevolmente scelgono di aiutare gli altri e operare come Bodhisattva. L’essenza di un Bodhisattva è espressa in questi versi di un importante testo del buddhismo tibetano “Sino a quando esisterà lo spazio e sino a quando vi saranno esseri viventi, sino ad allora possa anch’io essere presente, per poter eliminare le sofferenze del mondo” (Bodhisattvacharyavatara,10:55).


Tenendo presente che può essere possibile fornire un utile aiuto anche senza tornare indietro, il fatto di non offrire assistenza al nostro mondo separato, non denota automaticamente mancanza di compassione. La natura illusoria della nostra realtà è tale che, una volta che il ricercatore emerge nel regno dell’unità, la separazione diventa inconcepibile, mentre il mondo frammentato umano nel quale prima credeva di vivere svanisce a tutti i livelli. Brandelli di memoria rimangono, ma solo come fugaci distrazioni, incubi momentanei, non degni d’attenzione e ben presto cancellati per sempre. Il ricercatore si sveglia da un sogno e non c’è un modo o un punto per tornare al sogno, a meno che non decide di addormentarsi di nuovo, il che in ogni caso lo farà finire in un sogno diverso, forse con personaggi paralleli, ma che recitano altri ruoli.

I Pesci sono il portale sia del risveglio sia del sogno, della chiarezza e del caos, della redenzione e della dannazione, l’onnipotente varco, che annuncia l’estremo sacrificio dell’ego e la redenzione dell’anima, oppure un altro riciclaggio dell’ego e la perdita dell’anima. In qualunque caso, persino se l’anima si perde di nuovo e l’ego continua a governare supremo, nei Pesci rilascio e dissoluzione sono inevitabili.

Mentre con l’Acquario le vecchie strutture e tutto ciò che non serve più è scosso e frantumato, con i Pesci c’è un periodo di preparazione, un intermezzo per sbarazzarsi dei detriti dell’irrisolto e creare il nuovo. Tuttavia, se questo non accade, e il nuovo si mescola con il non risolto, seguono confusione e allucinazioni, che è la famosa ombra dei Pesci. A causa del suo ruolo cruciale, il periodo dei Pesci ha sempre rivestito una funzione iniziatica, che nella Cristianità è riflessa nel periodo purificatorio della Quaresima, culminante con la Pasqua.

Il segno dei Pesci è il più controverso, e qui non mi riferisco a coloro che nell’astrologia tradizionale sono definiti Pesci. Ognuno di noi ha una zona Pesci nella sua identità, indipendentemente dal fatto che il segno dei Pesci sia prominente o meno nella carta. Si tratta di un’area di sacrificio e disintegrazione, uno spazio in cui tutti i presupposti e le certezze si dissolvono, di fronte a un profondo senso di vuoto, che è la soglia del regno dell’unità, Dio, l’Amore incondizionato che tutti noi autenticamente desideriamo. Tuttavia su questa soglia amore e paura, santità e dannazione, e tutti i possibili opposti, rappresentano l’ultimo atto del gioco. Uno a uno inevitabilmente emergono, e definitivamente si uniscono nel loro pristino mazzo di carte, rimescolandosi e preparando tuttavia un’altra vana partita.

I Pesci segnano l’ultimo cambiamento, il completamento di un ciclo, l’annientamento d’ogni forma precedente e il trasferimento dell’essenza nel ciclo seguente. Agli occhi della realtà ordinaria il ciclo conclusivo può apparire come un segno di desolazione, sacrificio, abbandono o addirittura tradimento. Dalla prospettiva interiore è in verità il segno della vera illuminazione, un’inversione di marcia nella coscienza, dove le cose sono viste capovolte o in modo controverso, proprio come la carta dei tarocchi dell’Appeso, tradizionalmente associato a Nettuno, il governatore dei Pesci, ed anche a Giuda Iscariota, il più famigerato dei 12 apostoli.

Sebbene siano date diverse corrispondenze per l’associazione dei 12 apostoli ai segni dello zodiaco, tutte sembrano concordare nell’assegnare Giuda ai Pesci. Un riferimento tradizionale si trova in Matteo 10.2-4: “Ora i nomi dei dodici apostoli sono questi: il primo, Simone, detto Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo, e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo di Alfeo, e Lebbeo, chiamato per soprannome Taddeo; Simone il Cananita e Giuda Iscariota, che poi lo tradì”. Di conseguenza Ariete, il primo segno dello zodiaco sta per Pietro, il primo e il più importante degli apostoli, mentre Pesci, il dodicesimo segno è associato a Giuda Iscariota, l’ultimo e il più tristemente famoso degli apostoli.


Tra gli apostoli Giuda ovviamente si distingue come il più singolare. Oltre a essere l’unico apostolo privo di santità è anche uno degli uomini più disprezzati e condannati della storia. Quando ho letto per la prima volta dell’assegnazione di Giuda ai Pesci, rifiutai di accettarla, perché la ritenevo un’ingiustizia per i nati di quel segno. Tuttavia questa considerazione era ancora basata sul mio presupposto che Giuda fosse cattivo e che sarebbe stato ingiusto per un segno dello zodiaco essere associato a lui.

Tutti i Vangeli ufficiali e le cronache cristiane mostrano Giuda come un traditore che consegnò Gesù a coloro che lo crocifissero. Per “trenta pezzi d’argento” tradì Gesù identificandolo con un bacio in presenza dei soldati romani. Più tardi restituì il denaro e si suicidò. Tutto questo sembra davvero troppo da sopportare per i Pesci, tuttavia il punto è che i Pesci sono anche maestri di farsa e commedia.

 Il Vangelo di Giuda, scoperto e autenticato recentemente, fornisce una visione alternativa. Questo testo descrive Giuda come un traditore strategico che agì su richiesta di Gesù. Secondo questo testo Giuda viene descritto come il discepolo più vicino a Gesù e l’unico in grado di comprendere davvero il lavoro di Cristo. Nel passaggio più controverso Gesù dice a Giuda, “Tu sarai al di sopra di tutti loro. Perchè tu sacrificherai l’uomo che mi riveste”. Per occhi convenzionali questo è tradimento, ma tra Gesù e Giuda è un accordo sacro. Una visione simile viene data nel romanzo di Nikos Kazantzakis, L’Ultima Tentazione di Cristo e nell’adattamento cinematografico di Martin Scorsese, in cui Giuda, come il più intimo amico di Gesù, compie il destino di Cristo di morire sulla croce e diventa il catalizzatore dell’evento che secondo la cristianità ha portato la salvezza a tutto il genere umano.

Nei Vangeli canonici Gesù dichiara “Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!” (Marco 14:20). Data l’accusa di “traditore” di Gesù, Giuda ha sicuramente avuto un terribile destino in questo mondo. Tuttavia la parola greca paradidomi, usata diverse volte nel Vangelo, il cui significato è in primo luogo “cedere, consegnare” o “trasmettere come pure rimettere a per prendersi cura di” e secondariamente “tradire”, viene tradotta “tradire” solo in relazione a Giuda e “cedere, consegnare” in tutte le altre circostanze.

Il punto per me in questo caso non è alimentare futili controversie riguardanti la riabilitazione di Giuda. Dopo tutto anche la Chiesa Cristiana tradizionale ammonisce di non demonizzare la malizia di Giuda. “Egli è stato scelto da Cristo per essere uno dei dodici. Questa scelta, può essere detto in modo sicuro, implica alcune buone qualità e il dono di grazie non da poco.” (The Catholic Encyclopedia). Lo scopo qui è esplorare umilmente la natura intima dei Pesci. Poiché rappresenta la parte finale del viaggio mi aspetto che, almeno per quelli di noi che sono ancora sulla via del ritorno, qualcosa di molto misterioso e incomprensibile possa accadere a questo punto.

Nei Pesci deve esserci un passaggio verso la disintegrazione, una zona “Polvere sei e polvere ritornerai”, che potenzialmente può liberarci infine dalla percezione della separazione. Qui l’ego può senza dubbio disintegrarsi, annientando ogni traccia di paura e dolore, e svelando l’immacolata realtà dell’amore. Tuttavia, se crolliamo per il terrore che quella disintegrazione apparentemente implica, può accadere radicalmente l’opposto, come essere inghiottiti ancora una volta dall’ego e riciclati nel mondo separato.

Il bacio di Giuda sta all’ingresso dei Pesci, una soglia d’inevitabile dissoluzione, che rappresenta sia il culmine della miseria sia il trionfo dell’amore. L’ego è destinato al dolore, alla paura e all’auto-distruzione, ed è ciò che continua a riciclare ripetutamente. Sulla soglia finale dei Pesci affrontiamo il culmine di questa paura. Qui possiamo soccombere soli nella paura più profonda, fornendo concime al mondo separato, o trovare solido rifugio nel Dio amorevole, svegliandoci al vero mondo. In ogni caso, il mondo separato non sarà mai in grado di cogliere il mistero di questa zona cruciale. Qui ci abbandoniamo alla genuina totalità del nostro essere, e anche se il mondo ci maledice o ci santifica, se siamo celebrati come salvatori o condannati come traditori, troveremo rifugio nell’Amato e sveleremo infine il vero desiderio del nostro cuore.

Dio è un mistero, e la vita, come ognuno di noi, è pure un mistero. Tutto quello che dobbiamo fare è permettere al mistero di rivelarsi e lasciare che ci sia. Così permettiamo a Dio di essere Dio, e accettiamo di stare alla sua presenza, e alla presenza di chiunque ci circonda, inclusi noi stessi. Quest’attitudine si sviluppa attraverso la pratica regolare, distaccandosi provvisoriamente e ripetutamente dal dramma della realtà consensuale. La chiamata finale dei Pesci è diventare completamente svegli al mistero, rivelare noi stessi perdendoci nella totalità dell’esistenza, per scoprire la nostra parte decisiva in questa totalità, e ricevere infine il Bacio di Dio.

"Mo' tutti quanti con "Giuda traditore", "Giuda traditore". Si devono conoscere prima i fatti, eh? Giuda avrà avuto una ragione per fare una cosa del genere, no? - Eh no, per soldi. - Eh, per soldi, e non è una ragione, scusa? Basta che lo facevano nascere ricco e già si evitava tutta questa ammuina, 'sta cosa, l'uccisione, o' tradimento, lasciamo stare, cioè perchè... quando uno non conosce la gente... non mi piace giudicare. Perchè metti... cioè tu hai bisogno... 'sti trenta denari, quanto potevano essere, mettiamo due-trecentomila lire, quattrocento, non lo so, però avrà messo a posto le cose sue. Metti che andava a casa e la moglie ogni volta "Giuda, tu devi andare a lavorare. Giuda, 'o padrone 'e casa, la luce, l'acqua" per dire "o telefono..." "Tu non porti più soldi a casa!" Si è visto i trenta denari in mano e ha detto "Ma che me ne importa! Adesso metto a posto la famiglia." (Massimo Troisi, nato il 19 febbraio 1953, Sole in Pesci, Luna in Toro, Ascendente in Sagittario)


© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org
Immagine: Giotto di Bondone, "Il bacio di Giuda"

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domenica 16 febbraio 2014

Pesci

Nel ciclo annuale il segno dei Pesci svolge un ruolo cruciale poiché rappresenta il culmine del processo di gestazione dell'intento messo in atto alla nascita e aggiornato con l'equinozio di primavera dell'anno precedente. 

È un periodo molto delicato, in cui nuovi talenti e doni prendono forma e si preparano ad emergere, in un contesto tuttavia in cui potremmo ancora non capire che cosa sta effettivamente emergendo.

Ciò richiede focalizzazione, cura e prontezza, così da prendere al volo l'opportunità di fare nascere coscientemente quanto si allinea con il nostro potenziale autentico, in armonia con le esigenze di trasformazione del pianeta. A questo riguardo, l'energia dei Pesci ci incoraggia a uscire dal limbo della nostra vita personale per espanderci nella consapevolezza collettiva, diventando sensibili al ruolo che possiamo svolgere oltre gli angusti confini dell'idea che ci siamo fatti su noi stessi. Possiamo, in effetti, comprendere i nostri talenti emergenti quando siamo disposti a rischiare e metterci in gioco, diventando visibili per vecchie e nuove persone, che spesso sono in grado di comprendere e apprezzare quanto non riusciamo a riconoscere in noi stessi.

Dopo molti anni di esperienza con individui alla ricerca del loro potenziale, è un dato evidente che la maggior parte delle persone sono incapaci di identificare i loro talenti, che non solo non li riconoscono, ma che molto spesso li considerano negativi e dannosi, tratti da estirpare o reprimere. Succede quindi che le circostanze che li portano a farli emergere sono in genere accidentali e fortuite, la conseguenza di errori o momenti insoliti di coraggio, in cui il riscontro positivo esercitato da chi ne è testimone svolge un ruolo cruciale.

A questo riguardo è molto importante rivolgere apprezzamenti diretti ogni volta che identifichiamo dei talenti in qualcuno, anche se può apparire ridicolo farlo perche siamo sicuri che si tratti di qualcosa di ovvio. Ciò che è ovvio per noi può non esserlo affatto per la persona in questione.

Tra tutti i segni i Pesci è quello più vicino all'esperienza di una coscienza olistica e multidimensionale. Posto all'ultimo stadio del cerchio zodiacale, rappresenta il picco potenziale della coscienza umana. Qui lo Zodiaco raggiunge il suo stadio finale e può compiere un salto quantico, muovendosi in una nuova configurazione, o ricominciare tutto da capo, ripartendo dall'Ariete.

I Pesci hanno la chiave della soglia proibita della Zodiaco, quella che consente il movimento verso un livello più alto, il passaggio dal cerchio alla spirale, la liberazione dal circolo vizioso. Durante il periodo dei Pesci, possiamo avere esperienze con questa soglia, bagliori di realtà alternative, di inediti modi luminosi di essere, insieme anche a sensazioni di confusione, paura, smarrimento.

L'allineamento con l'essenza dei Pesci fornisce la capacità di svelare i tratti più profondi della nostra natura. Questo è possibile quando blocchi e rancori sono stati efficacemente liberati attraverso il viaggio nei segni precedenti. Se questo non è il caso, i Pesci possono apportare incubi, agitazione e illusioni.

I Pesci comprendono l'intera gamma delle identità, consce e inconsce, che abbiamo adottato per vivere nel mondo. Con questo segno esiste l'opportunità di riconoscerle, comprendendo la loro unità originaria e mettendo fine all'incubo della separazione.


© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org
Immagine: Vesica Piscis, Chalice Well, Glastonbury

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sabato 15 febbraio 2014

Uovo

l paradosso della nostra vera natura luminosa, è che se non la riconosciamo e sviluppiamo pienamente si rivolterà contro di noi, distruggendo ogni aspetto di ciò che crediamo essere la nostra vita. In effetti, spesso questo è l'unico modo che permette alla nostra vera natura di emergere, così come un pulcino esce fuori facendo a pezzi l'uovo che lo racchiude.

La nostra identità ordinaria, con tutte le sue invidie, ambizioni e gelosie, è come il guscio di un uovo. Il suo futuro ha le ore contate. L'uovo si romperà inevitabilmente. Può rompersi in due modi: dal di dentro, con l'emergenza del pulcino, il nostro se interiore, oppure dall'esterno, quando qualcuno se lo farà bollito, alla coque o in padella.

(Franco Santoro)

Immagine: Maria Maddalena con uovo

mercoledì 12 febbraio 2014

Luna Piena in Leone


Questa Luna Piena è tradizionalmente molto visionaria e teatrale, portatrice di idee geniali e sviluppi ad effetti speciali.

La Luna Piena è esatta, la notte tra venerdì 14 febbraio e sabato 15 febbraio, precisamente alle 0:53 del 15 febbraio 2014, a 26 gradi del Leone. I suoi effetti tuttavia saranno visibili due giorni prima e dopo.

I due giorni precedenti la Luna Piena possono sfidare la prospettiva della realtà ordinaria, e sono ideali per liberare emozioni ed energie represse. La funzione è quella di bilanciare le posizioni del Sole e della Luna, che in questo caso comportano l’integrazione tra la coscienza individuale e quella di gruppo.

Durante la Luna Piena l’energia raggiunge il suo apice, rendendoci ricettivi all’espressione diretta e ad azioni talvolta impellenti. Questo è uno dei motivi per cui la Luna Piena è ideale per partecipare a rituali, eventi o pratiche in cui è possibile dare spazio alle proprie emozioni in condizioni di sicurezza e protezione.

La Luna Piena è un periodo vibrante e stimolante, che rivela le dinamiche nascoste dell’interazione tra le polarità. Il ciclo lunare, iniziato con la Luna Nuova del 30 gennaio, raggiunge il culmine con la Luna Piena.

Il segno in cui la Luna si trovava durante la Luna Nuova, che in questo caso è l’Acquario, definisce l’intento di base. Quindi, il ciclo lunare acquariano presenta temi come: libertà, indipendenza, comunità, inventiva, amicizia, innovazione, cambiamento, sinergia…

Questa Luna Piena è ideale per:

  • esprimere i tuoi potenziali creativi e artistici
  • comprendere e sviluppare il tuo unico contributo verso gruppi, organizzazioni, comunità e la rete della vita in genere
  • essere in primo piano e alla luce del sole riguardo ciò che sei, sentendoti legittimata ad essere te stessa
  • permettere a rancori ed emozioni intense di prendere forme espressive artistiche e teatrali, trasformandole in benedizioni.
  • comunicare ciò che ti dona passione, le tue visioni, ideali, non importa quanto esse siano alternative
  • liberare energie stagnanti e blocchi, fare un salto quantico nella tua visione, affrontare ciò che hai a lungo rimandato, sfidando le tue paure e seguendo il cuore.
  
In una Luna Piena, ciò che è stato concepito con la Luna Nuova, richiede di essere manifestato o espresso.

Le energie di Acquario e Leone combinate in questa Luna Piena gettano luce sulla nostra coscienza globale e su come la nostra identità e i relativi doni si integrano con il collettivo. La focalizzazione è su come creare un ponte tra il sociale e il personale.

L’esatta posizione del Sole (26 gradi dell’Acquario) e della Luna (26 gradi del Leone) nella propria carta natale può indicare la natura delle dinamiche della Luna Piena. Ci si può attendere sviluppi originali, imprevedibili o significativi in quelle aree, ma anche silenzio...


"Quelli che amano il silenzio trovino altra gente che ama il silenzio e creino silenzio e pace gli uni per gli altri." (Thomas Merton, Sole in Acquario, Luna in Leone)

© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

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sabato 1 febbraio 2014

Candelora





CANDELORA, 2 febbraio

Il termine "Candelora" deriva dalla tradizione del Messale Romano, in cui il celebrante del 2 febbraio benedice le candele che saranno usato durante l'anno. La parola "candela" deriva dal latino "candere", che significa "splendere".

Candelora, celebrata un tempo anche dalle tradizioni precristiane, è un momento ideale per fare splendere ciò che siamo veramente nell'oscurità separante di questo mondo.

«Svègliati, o tu che dormi, déstati dai morti e Cristo ti illuminerà» (Efesini 5,14)

Procurarsi e benedire delle candele durante Candelora può essere un modo per rappresentare il risveglio della nostra natura luminosa e il rilascio di quella separata e oscura.

"Non esiste il male e non ci sono forze malefiche nel mondo. Ci sono solo persone consapevoli e persone che sono addormentate, e il sonno non ha alcuna forza. L'intera energia è nelle mani delle persone risvegliate. E una persona risvegliata può svegliare il mondo intero. Una candela accesa può accendere milioni di candele senza perdere la sua luce." (Osho)




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