martedì 15 novembre 2011

Emergenza Multidimensionale (di Franco Santoro)


Un'emergenza multidimensionale può essere descritta come una situazione in cui l'identità dell'ego e la nostra percezione condizionata della realtà si frantumano e vanno a pezzi, rivelando ciò che esiste oltre la nostra realtà separata.

Un'emergenza multidimensionale comporta rilasciare il sogno della separazione e risvegliarsi a una nuova realtà, in cui recuperiamo parti nascoste e negate di chi siamo.

Questa può essere un’esperienza meravigliosa o, come pare essere più comune, un’esperienza devastante.

Un'emergenza multidimensionale non accade in una dato giorno, essa accade proprio ora, giornalmente, in ogni istante.

Poiché la nostra attenzione condizionata fa di tutto per negare la consapevolezza multidimensionale, l’emergenza ha tempi diversi per ciascuno di noi. Ciò che è assolutamente sicuro è che l’emergenza multidimensionale ci sarà per ognuno di noi. E quando avrà luogo, non sarà più possibile negarla.

Poiché l’emergenza multidimensionale è inevitabile, possiamo cominciare scegliendo di focalizzare coscientemente l’attenzione sulla nostra Intenzione, su ciò che vogliamo, sulla nostra visione, nei minimi dettagli, se possibile.

Allo stesso tempo si tratta di riconoscere coscientemente le nostre paure, ciò che non vogliamo e temiamo, permettendo a questo di dare supporto alla nostra Intenzione, invece di costituire il centro della nostra attenzione conscia o inconscia.

In un'emergenza multidimensionale creiamo in base a dove si rivolge la nostra attenzione, che può essere verso quello che vuoi o che non vuoi.
© 2010, Franco Santoro,  info@astroshamanism.org
Per consultazioni con Franco Santoro vedi:
http://astrosciamanesimo.blogspot.de/p/sessioni-individuali.html
o scrivi a provordo@yahoo.co.uk

Cerchiamo nuovi centri e luoghi per i nostri programmi olistici e astrosciamanici (vedi:http://astrosciamanesimo.blogspot.de/p/programmi.html). 
Se avete piacere di organizzare seminari, corsi ed eventi, o per maggiori informazioni, vi preghiamo di contattare Franco Santoro, provordo@yahoo.co.uk o info@astroshamanism.org

Se ti è possibile, per favore supporta il nostro blog con una donazione. Ogni contributo, anche piccolo, è assai apprezzato. Per informazioni contatta info@astroshamanism.org oppure clicca su "donate" nello spazio a seguire:


martedì 8 novembre 2011

Appello di Cono Tortello: Emergenza cibo in Pahai


Salve! Sono Cono 8.2.7, detto pure "Cono Tortello", vice-presidente dell'Associazione dei Divoratori di Rancori.

Nella nostra terra multidimensionale di Pahai, sita nel vuoto che vi circonda, per voi purtroppo invisibile, stiamo affrontando una crisi alimentare senza precedenti.

Ci appelliamo a voi, esseri umani, confidando nella vostra solidarietà e disponibilità a fornirci le materie prime di base per la nostra alimentazione. Come spiegherò sotto la vostra generosità a tale riguardo è intesa a portarvi notevoli vantaggi.

Noi siamo esseri di quarta e quinta dimensione, e in quanto tali ci nutriamo di cibo emotivo e mentale.

Una parte fondamentale della nostra dieta, corrispondente più o meno alle vostre proteine, consiste in rancori di tipo emotivo e mentale, ossia paura, rabbia, depressione, dolore, lussuria, giudizio, gelosia, ecc.

Siamo consapevoli che disponete di quanto sopra in grande abbondanza. 

Per favore, datecene un po' perché qui è tutto positivo e luminoso.

Ci avvediamo che siete molto attaccati ai vostri rancori, tuttavia se solo potete essere un poco generosi e donarci un po' di quello che avete, questo ci può salvare.

Noi adoriamo i rancori e, per quanto mi riguarda, prediligo particolarmente quelli prodottii dalle relazioni che voi chiamate "d'amore", in particolare la rabbia e il dolore che si cucinano allorché qualcuno è abbandonato o quando ritenete di essere stati trattati ingiustamente, come pure l'opposto.

Se ci offrite i vostri rancori, saremo assai grati e come segno di riconoscenza possiamo fornire emozioni e pensieri molto buoni, di cui invece abbondiamo. 

Le donazioni dei rancori possono essere inviate ai nostri centri di raccolta conici, come la Zona di Rilascio Rancori (Stadio 2) vedi: http://www.facebook.com/topic.php?uid=72881046040&topic=14062

Il solo atto di fornire una breve descrizione dei rancori nello spazio apposito di discussione, ci consentirà di ricevere la vostra offerta.

Potete lasciare andare qualunque tipo di rancore a condizione che non menzioni i nomi di persone, gruppi o situazioni specifiche, e che eviti parole offensive o volgari.

Per maggiori informazioni vedi: http://www.facebook.com/topic.php?uid=44471338710&topic=16352 (per i donatori italiani) o http://www.facebook.com/topic.php?uid=44471338710&topic=16352 (per i donatori in lingua inglese)

Saluti conici,
Cono Tortello


© 2011 Franco Santoro, Findhorn Foundation Cluny Hill, Forres IV36 2RD

Per donazioni in valuta umana, ogni contributo, anche piccolo, è assai apprezzato. Per informazioni contatta info@astroshamanism.org oppure clicca su "donate" nello spazio a seguire: 



Per il nostro calendario completo vedi: 


Per accedere alla nostra pagina su Facebook, clicca qui  


Per le nostre consulenze individuali vedi:




lunedì 7 novembre 2011

11.11.11 e Luna Piena


Click here for reference

La Luna Piena avrà luogo il 10 novembre 2011 alle 22:16 ora italiana, sebbene le dinamiche di questo processo saranno operative un giorno prima e anche un  giorno dopo la sua ora esatta, incluso quindi l'11.11.11 (11 novembre 2011), dichiarato da alcuni gruppo come World Day of Interconnectednes (Giorno Mondiale dell'Interconnessione) 

Durante la Luna Piena il Sole è in Scorpione e la Luna in Toro.

Il Toro identifica le parti e le funzioni esteriori, più esposte del corpo, come la bocca e l’atto del nutrimento, mentre lo Scorpione è in relazione con le zone e le funzioni interne e nascoste, ossia genitali, rilascio organico, sesso, riproduzione e morte. 

La polarità Toro-Scorpione esemplifica la dinamica tra misteri interiori ed esteriori.

Il mistero esteriore incorpora ciò che è riconosciuto nell’ambiente collettivo, le tradizioni e i costumi di una specifica cultura o comunità. Questo mistero fornisce un senso di comunione tra gli esseri umani che condividono una stessa identità culturale, spirituale o sociale. 

Anche il mistero interiore tende a relazionarsi con un'identità culturale, spirituale o sociale, ma in un modo che non riceve il riconoscimento degli altri esseri umani, almeno della maggior parte di loro. 

Il mistero esteriore coinvolge tutti i membri della comunità, perché definisce e supporta l’identità collettiva della tribù stessa, così come è perceèibile nel mondo visibile a tutti. 

Il mistero interiore è una zona specializzata, che richiede una specifica sensibilità, che non è disponibile per tutti. 

In alcune società antiche, e future, il mistero interiore operava armoniosamente con il mistero esteriore. I due misteri erano diversi nella loro espressione, con pratiche ed etiche spesso opposte, ma erano considerati parte della stessa totalità, come il giorno e la notte. 

Poiché le culture di quei tempi avevano lo scopo di mantenere l'interconnessoine tra ogni realtà, creando equilibrio fra le polarità, i misteri interiori ed esteriori erano entrambi accettati e facevano parte della realtà consensuale.

Il mistero esteriore implicava una connessione tra esseri umani che vivono sul pianeta in terza dimensione (3D), mentre il mistero interiore mirava a stabilire un rapporto con altre dimensioni e il regno di quarta dimensione (4D) degli antenati. 

Questo rapporto non era accessibile alla maggior parte degli uomini, che tuttavia lo supportavano attraverso la diretta partecipazione al mistero esteriore e l’accettazione del mistero interiore. 

venerdì 4 novembre 2011

Non posso fare a meno di aiutarti


Dopo una lunga peregrinazione il Ricercatore raggiunse l'ultimo piano sotterraneo del grande palazzo. Si accomodò in una piccola camera d'attesa, ove si pose seduto, impugnando il bastone che lo avevo accompagnato lungo la discesa.

All'improvviso vide l'intero mondo, con tutte le persone e i luoghi cari, disfacersi brutalmente, tra dolori lancinanti e immani brutalità.

Il Ricercatore provò un'indicibile paura e pena.

Nel pavimento si aprì una botola, da cui emerse lo Spirito Tenutario del Mondo, con il volto occultato da un cappuccio conico.


Il Ricercatore si rivolse allo Spirito Tenutario del Mondo, domandando il perché di tutto questo strazio e dolore.

"Io sono il divoratore di ogni cosa. Posso distruggere tutto, perché qui tutto mi appartiene. E distruggo tutto perché la mia passione per Ciò che è ultimo è totale." rispose lo Spirito Tenutario del Mondo, con tono perentorio.


Il Ricercatore, tenendo fermo ta le mani il bastone, trasse la forza per sfidare lo Spirito Tenutario del Mondo, invitandoLo a rivelare il Suo volto e i Suoi segreti.

Lo Spirito Tenutario del Mondo non si aspettava una tale sfida, e rimase alquanto sorpreso. Dopo qualche attimo di inatteso imbarazzo, riprese la sua ferma parvenza e disse:

“Io sono un dio che agise per paura. Ti ho spaventato perché ho paura di te."

Poi, abbbassando il tono della voce, lo Spirito aggiunse:

"Volevo solo chiederti aiuto”.

Il Ricercatore invitò allora lo Spirito a chiedere aiuto in maniera diretta e a farlo in quel momento.

“Sì, ti chiedo aiuto!” ammise lo Spirito.

Il Ricercatore rispose:

"Non posso fare a meno di aiutarti."

E così la relazione iniziò...



© 2011 Franco Santoro, Findhorn Foundation Cluny Hill, Forres IV36 2RD





Per il nostro calendario completo vedi: 


Per accedere alla nostra pagina su Facebook, clicca qui  

Per le nostre consulenze individuali vedi:

Se ti è possibile, supporta il nostro blog con una donazione. Ogni contributo, anche piccolo, è assai apprezzato. Per informazioni contatta info@astroshamanism.org oppure clicca su "donate" nello spazio a seguire: 

giovedì 3 novembre 2011

Verso una realtà multidimensionale



La realtà separata umana, o Configurazione Arbitraria Umana (HAC), è delimitata dal tempo lineare basato su cause ed effetti. Ciò significa che come esseri umani ordinari definiamo noi stessi sulla base di quello che siamo stati in passato. 

Quello che sono ora dipende da quello che sono stati dieci, venti o trent’anni o anche dieci, venti o trenta minuti prima. 

Qualunque cosa viviamo adesso è il risultato di cose accadute nel tempo lineare, l’effetto di una causa antecedente. 

Un essere multidimensionale basa invece la sua identità in relazione alla forma nella quale sta mutando e non su chi è stato in passato. 

La multidimensionalità trascende il tempo lineare e tutte le individualità ordinarie collegate. Essa è priva di cause ed è basata sugli effetti, o meglio cause ed effetti non sono basati sul tempo lineare, il che significa che qualcosa che sta accadendo oggi può essere causato da qualcosa che accadrà fra un anno. 

Un essere multidimensionale è pertanto in grado di muoversi oltre la realtà separate, circolando liberamente attraverso infinite configurazioni, cambiando forma a suo piacimento, in grado in ogni momento di scegliere dove emergere o scomparire, sia nel tempo che nello spazio. 

Per lunghissimo tempo su questo pianeta questa capacità è stata accessibile solo a una minoranza insignificante di intrepidi sciamani e individui molto marginali che hanno avuto l'ardire di avventurarsi attraverso i terrificanti confini che separano la realtà separata da quella multidimensionale. 

Poiché questa zona di frontiera è assai pericolosa, molti di loro sono stati annientati o sono rimasti rinchiusi nella zona intermedia, intrappolati in uno spaventoso limbo dal quale pare non possino più ritornare. 

Nell’Epica del Sacro Cono questa zona è il Paheka Rubhe

Il contesto strategico del tempo lineare HAC implica la possibilità di un accesso più agevole nel multidimensionale. 

Gli anni dal 2012 appaiono cruciali a questo proposito. 

Riattivare il nostro corpo multidimensionale e muoverci oltre la limitazione delle nostre identità HAC potrebbe essere un’opportunità più disponibile per coloro che sono determinati a compiere il salto. 

L’Astrosciamanesimo strategicamente e giocosamente abbraccia questa impresa.

mercoledì 2 novembre 2011

Morte e Antenati (di Franco Santoro)


Un guerriero si considera già morto e quindi non ha nulla da perdere. Il peggio gli è già accaduto, e lui è lucido e calmo. (Carlos Castaneda)

Con il termine antenati identifico qui sia tutti i parenti e ascendenti di sangue vicini e lontani, che tutti gli esseri che sono vissuti sulla Terra, la galassia, l’universo e quel che esiste oltre.

Ebbene si tratta di un bel po’ di gente!

Alcuni sono antenati prossimi e altri remoti. Eppure ognuno di loro fa parte del grande puzzle, di cui la mia consapevolezza ordinaria rappresenta solo un minuscolo frammento.

Gli antenati possono essere in relazione con quelle che per taluni concepiscono come vite passate o collegati a figure storiche o mitologiche verso cui sento attrazione o repulsione.

Il ruolo di antenato può essere esteso a esseri divini e mitici, animali, vegetali e perfino minerali,  luoghi geografici e qualsiasi corrispondenza di segno astrologico.

Nelle tradizioni di molte popolazioni e in ogni cultura sciamanica gli antenati vengono onorati con estremo rispetto. Un periodo ideale per tali celebrazioni è quello dell’autunno ed in particolare i giorni sotto il segno dello Scorpione.

Gli antichi erano assai coscienti della presenza degli antenati e ogni loro decisione veniva presa mediante una consultazione con essi.

Quando ci rivolgiamo ai nostri antenati ci relazioniamo con le più antiche parti di noi stessi. In tali momenti possiamo recuperare immagini, eventi, memorie e situazioni capaci di aiutarci a comprendere chi e cosa siamo ora. In codesto modo diventiamo consapevoli di essere un prodotto di un passato che non è affatto limitato al periodo della nostra vita fisica.

Se intendiamo esplorare il passato in maniera autentica e collegarci con le nostre radici, è essenziale che siamo disponibili ad includere tutto, in particolare quelle persone o situazioni che tendiamo a non riconoscere.

Gli antenati, se da un lato possono donare supporto, dall’altro sono anche portatori di forti rancori e di modelli distruttivi che continuano ad essere tramandati di generazione in generazione.

Questi rancori sono alla radice dei problemi di relazione presenti ed è nostro compito procedere alla loro guarigione con la consapevolezza dell’antico retaggio da cui emanano.

Quando tra amanti, amici, parenti, colleghi e anche tra persone incontrate casualmente si creano forti conflitti e tensioni, la realtà è che si stanno producendo le stesse condizioni che in un’epoca remota apportarono separazione e miseria.

Queste condizioni si ripropongono onde essere corrette e guarite, al fine di offrire un’altra prospettiva fondata sull’unità e non sulla separazione.

Morte e Vita accadono sempre Qui e Ora (di Franco Santoro)


Ogni particella di conoscenza che diventa potere ha la morte come forza centrale. La morte dà l’ultimo tocco, e tutto ciò che è toccato dalla morte diventa davvero potere. Un uomo che segue il sentiero si trova davanti la morte a ogni svolta della strada, e inevitabilmente si fa lucidamente consapevole della propria morte.[...] Ma il preoccuparsi della morte ci indebolirebbe costringendo ciascuno di noi a concentrasi sul sé. Quindi, per essere un guerriero, la conquista successiva è il distacco. L’idea della morte imminente, invece di diventare un’ossessione, diventa un’indifferenza. (Don Juan in Carlos Castaneda, Una realtà separata, Astrolabio, p. 132)
La paura della sofferenza e della morte è inevitabile per chiunque s’identifica esclusivamente con la realtà fisica, o terza dimensione.

E si tratta di una paura inevitabile poiché la morte e la sofferenza del corpo fisico è inevitabile

Tuttavia, la paura della morte e del dolore, quando sono esplorate intensamente e nella loro effettiva realtà, sono il portale per il passaggio nella quarta dimensione e per la comprensione profonda della nostra autentica natura.

La morte è l’avvertimento che la trasformazione e il rilascio della percezione separata è quello che ognuno qui, nella realtà ordinaria della vita fisica, è destinato ad affrontare.

Questo avvertimento non è nuovo, poiché è stato ricevuto fin dall’inizio della separazione, e da allora le persone sono sempre morte.

E’ solo la mente separata che si ostina a non accettarlo.

Questa mente è così separata che continua a considerare la morte come un incidente spiacevole, un evento terribile, una zona inaccessibile, da negare, evitare, dimenticare e fare finta che non esista.

Ed è questa negazione che continua a mietere dolore ogni volta che la morte o solo la paura della morte arriva inevitabile.

Con la morte, il sogno dell’ego giunge al capolinea, sebbene possa ancora essere riciclato con una nuova corsa mediante il sogno della reincarnazione: una misera e sinistra farsa che l’ego ha creato per conseguire l’immortalità.

I sogni non possono continuare per sempre e un risveglio generale è solo questione di tempo.

Eppure possiamo decidere di svegliarci prima, evitando ulteriore sofferenza e terrore.
“La tolleranza al dolore può essere elevata, ma non è senza limite. Alla fine tutti incominciano a riconoscere, per quanto debolmente, che ci deve essere un modo migliore. Non appena questo riconoscimento si stabilizza più fermamente, diventa un punto di svolta. Questo alla fine risveglia la visione spirituale, indebolendo simultaneamente l’investimento nella vista fisica. L’investimento alternato nei due livelli di percezione viene usualmente sperimentato come un conflitto, che può diventare molto acuto. Ma la riuscita è certa così come lo è Dio.” (Un corso in miracoli, T35)
Perciò, riguardo alla morte, la prima cosa da ricordare è di non lasciarsi travolgere da emozioni di paura, terrore e preoccupazione.

Possiamo cavalcare la morte come un puledro che viaggia verso la libertà.

Possiamo trasformare la morte se ci colleghiamo con la quinta dimensione, che è quella del regno mentale e dell’aria.

Connettendoci con la mente multidimensionale, quella che ha una prospettiva più ampia, le emozioni possono essere dirette verso un intento di liberazione e unità.

La mente dell’ego è basata sulla separazione e la negazione, e se usiamo quella mente, quando arriva l’onda emozionale, il risultato è terrore e paura.

Nella percezione separata la morte fisica può arrivare o non arrivare in questo momento, mentre a livello multidimensionale la morte arriva sempre, ed è quello che l’ego separato non vuole riconoscere.

La guarigione dalla separazione avviene portando consapevolezza su ciò che è negato e non visibile, poco importa se sia piacevole o meno.

La morte accade sempre, qui e ora, così come la vita. E se non siamo in grado di percepire la presenza della morte, questo è un dato preoccupante, poiché significa che la  nostra mente è morta, o in coma.

Questa è la condizione di buona parte del genere umano, uno stato di coma profondo della mente, fondato sulla negazione della morte. 

Allorché la morte ci riguarda da vicino, mediante la scomparsa o le malattie gravi di persone care, o quando a morire siamo noi stessi, ecco che allora ne prendiamo consapevolezza. Ma si tratta tuttavia di un evento personale, che non riguarda il resto della gente, che invece continua a "vivere" e negare la morte,

 In certe epoche storiche o momenti della vita, la morte diventa visibile per tutti, ma solo quando accadono disastri naturali e catastrofi o guerre, oppure 

Ma i più grandi disastri nella storia dell’umanità impallidiscono in confronto alla cosiddetta morte naturale.

La morte naturale prende una media di 52 milioni di vite ogni anno.

Mentre stai leggendo quest’articolo, 144 persone sono appena morte su questo pianeta.

Dunque la morte arriva continuamente, è solo che non la vogliamo vedere.

La morte ci confronta con la scelta tra la percezione distorta dell’ego e la salvezza, il dolore e la felicità, il sogno e la realtà.
E’ una credenza fissa ed immutabile del mondo che tutte le cose nel mondo nascono soltanto per morire. Viene considerata come la “legge della natura”, da non mettere in dubbio, ma da accettare come la legge “naturale” della vita. Ciò che è ciclico, cambia ed è incerto: ciò che è inattendibile e instabile, che cresce e cala in un certo modo lungo un certo cammino – tutto questo viene considerato come Volontà di Dio. E nessuno si chiede se un Creatore benevolo potrebbe mai volere ciò. (Un corso in miracoli, T23) 
© 2010 Franco Santoro
Per la versione originale in inglese clicca qui.

© Franco Santoro, info@astroshamanism.org