giovedì 20 marzo 2014

Buon Equinozio di Primavera!



Buon Equinozio di Primavera!

La luce del Sole è la stessa per ognuno di noi, così come la Luce divina. La possiamo vedere da angolazioni differenti, ma essa seguita a rimanere uguale per tutti. Anche la notte è la stessa per ognuno di noi. Siamo sempre uniti sia nel buio sia nella luce. 

E sull'onda carica di energia della primavera, possiamo bruciare ogni rancore passato, rilasciando l'illusione della separazione e aprendoci incondizionatamente alla Luce e all'Amore, ciò che siamo dal principio, ora e sempre.

Buon Equinozio di Primavera!

Immagine: fuoco nel Giardino di Terra di Luce (Corvaro, Rieti)

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Danza di primavera

Con l'Equinozio di Primavera ha inizio il nuovo ciclo astrologico annuale e riprende la danza nella vita. In questi giorni di grande carica energetica, prima di lasciarci prendere dal primo ritmo od impulso che giunge nei pensieri e nelle emozioni, possiamo prenderci un momento per riflettere. 

Che tipo di danza stiamo danzando nella vita? Ci muoviamo spinti incosciamente dal primo ritmo che giunge alle nostre orecchie? O non udiamo alcun ritmo e ci muoviamo imitando gli altri? Oppure al contrario, per distinguerci, ci muoviamo apposta in modo diverso dagli altri

L'Ariete rappresenta l’emergere di una coscienza chiara, in cui rimaniamo soli con noi stessi e prendiamo una decisione risoluta riguardo al modo in cui indirizzare la nostra vita. E' un momento di coraggio in cui decidiamo che tipo di danza vogliamo danzare nella vita. Non importa di che danza si tratta, da soli, in coppia, insieme agli altri. Ciò che conta è essere consapevoli della nostra scelta.

Buona danza di primavera!

© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

Immagine: di Sir Edward John Poynter, nato il 20 marzo 1836

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martedì 18 marzo 2014

Equinozio di Primavera 2014

L'Equinozio di Primavera ha luogo esattamente giovedì 20 marzo 2014, alle 16:57 ora italiana. In quella data, che segna l'ingresso del Sole nel segno dell'Ariete, il periodo diurno e quello notturno hanno la stessa durata. 

L'Equinozio di Primavera è celebrato in molte culture, per alcune delle quali, come quella persiana, rappresenta il primo giorno dell'anno. Astrologicamente, l'equinozio primaverile è il momento di inizio del ciclo annuale, che comincia appunto con il primo segno zodiacale, l'Ariete. Esso esemplifica tradizionalmente l’apertura del Portale Orientale, un'area di chiarezza, visione e illuminazione, in grado di promuovere benedizioni di autenticità, coraggio e onestà per coloro che sono pronti a riceverle. 

La primavera porta il rinnovamento della terra e la potenziale rinascita della nostra natura originaria mediante la connessione con la Luce, l'Amore, Dio o qualunque altro termine che rappresenta per noi l'Assoluto. 

Il viaggio autunnale e invernale, con la sua discesa purificatrice nel regno delle tenebre, è servito a recuperare doni preziosi dalle nostre radici ancestrali. 

Se siamo disponibili a interpretare senza riserve una parte nel sacro teatro della vita, la primavera porta l’opportunità alla coscienza di ritornare alla luce, dando inizio a importanti imprese di guarigione e percorsi luminosi per il beneficio delle generazioni future.

In termini multidimensionali, le generazioni passate e future sono i nostri duplicati collocati in frequenze temporali diverse. Onorandoli, onoriamo noi stessi nel presente. Un tempo, in diverse tradizioni del pianeta, la vita era basata sulla consapevolezza continua di sette generazioni. Questo significava considerare gli eventi presenti nella prospettiva di sette generazioni, passate e future. 

Passato e futuro erano riconosciuti come universi paralleli coesistenti nel presente. Era ritenuto vitale stabilire rapporti regolari con quegli universi per preservare la continuazione della rete della vita. In seguito, una realtà fondata sulla separazione e i suoi sistemi di credenza prevalsero, generando la nostra attuale realtà frammentata confinata in un limbo temporale.

L’inizio della primavera è un momento ideale per iniziare nuove imprese di guarigione, al fine di ricucire la rete della vita e recuperare le nostre connessioni perdute. 

Quando il Sole entra nel suo ciclo ascensionale luminoso, una copiosa energia è disponibile per implementare iniziative pionieristiche di guarigione su vasta scala. Queste azioni iniziali sono decisive nella realizzazione di tutte le più grandi conquiste che giungono a compimento su questo pianeta. Esse richiedono carattere inflessibile, spontaneità eroica, apertura, audacia, luminosa asserzione, eccitamento giocoso e tutte le altre qualità di guerriero spirituale dell’Ariete. 

Se c’è qualcosa dunque che veramente ami nella vita, per te stesso e per gli altri, questo è un momento fantastico per entrare in azione, per avanzare verso quel risultato. Nel fare ciò, la sfida è andare oltre la propria motivazione individuale e permettere che la realizzazione del tuo intento diventi un risultato multidimensionale, che coinvolge i tuoi antenati, le generazioni future e le persone che vivono nel presente. 

In questo modo un’intenzione è destinata a portare beneficio a tutte le parti coinvolte e a lasciar andare l’identificazione illusoria con il nostro ego separato, diventando così un’Intenzione di Luce.

© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

Immagine: di Walter Crane

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Il Varco

Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e si ergesse sulla breccia di fronte a me, per difendere il paese perché io non lo devastassi, ma non l’ho trovato.” (Ezechiele 22:30)

Nei tempi antichi venivano costruite alte mura intorno alle città per difenderle dai nemici. Se una parte delle mura era distrutta il nemico poteva facilmente entrare nella città attraverso il varco. Rimanere nel varco richiedeva molto coraggio perché era la posizione meno protetta e più pericolosa. Nella citazione iniziale si cercava qualcuno che stesse nel varco delle mura di Gerusalemme e che ricostruisse il muro, ma nessuno si fece avanti e più tardi la città fu invasa dai Babilonesi. Il varco e il muro cui ci si riferisce è ovviamente un varco multidimensionale. E a questo riguardo si sta ancora cercando.

Tra Pesci e Ariete c’è un varco, un Grande Varco, il salto quantico da un regno ad un altro, un bivio che può portare sia ad una gioiosa e radicale ridefinizione della nostra natura, sia a un altro vano cambiamento dentro la stessa ripetitiva storia. Ed è in questo varco che l’umanità apparentemente continua a perdere la sua opportunità di redenzione, come alcune civiltà che, raggiunto il loro apice, ripiombano nuovamente nell’oscurità. 

I Pesci rappresentano sia l’apice della coscienza umana sia la più profonda ignoranza, proprio come l’Ariete rappresenta sia l’inizio di una nuova era di luce che la perdita della consapevolezza o il ritorno all’ignoranza. 

L’Ariete sta per il Gesù risorto ma è anche la crocifissione, l’eliminazione del Cristo fisico e la sua assenza dal mondo esterno, che è il ritorno all’oscurità per coloro che non sono in grado di riconoscere la Sua luce interiore.

Pesci e Ariete sono rispettivamente l’ultimo e il primo dei 12 segni. I 12 segni sono in termini sciamanici le 12 parti frammentate della nostra anima o, nel linguaggio cristiano, i 12 apostoli. Con i Pesci la sequenza dei segni è completa, il che significa che ho avuto un’esperienza di tutte le 12 parti. Ciò non implica che queste parti siano state pienamente recuperate e integrate. E persino se sono riuscito a recuperarle, posso ancora perderle di nuovo. 

Il processo di recupero è esemplificato dalla sequenza di numeri progressivi dall’1 (Ariete), 2 (Toro) fino al 12 (Pesci). Tuttavia quando raggiungo il 12 (Pesci), la sequenza lineare viene sfidata e invece di continuare con il 13, ritorno all’1 (Ariete).

In questo Grande Varco tra Pesci e Ariete esiste una zona di dissoluzione. La sequenza tradizionale non può andare oltre il 12 e non c’è spazio per il tredicesimo, che è destinato ad essere sacrificato, così che l’1 può ritornare e aprire la strada ad un’altra ripetizione del ciclo precedente. 

Questa è la natura della nostra realtà separata: un ciclo continuo, la stessa soap opera replicata ripetutamente, un sogno di inevitabile cattività senza possibilità di liberazione a meno che non ci svegliamo dal sogno.

Il tredicesimo è il segno del risveglio, e come tale non appartiene al sogno. Non appena emerge riconosco il sogno come un sogno, e non è possibile nessun compromesso: o abbraccio il tredicesimo ed esco dal sogno, o continuo a dormire, ed il tredicesimo cambia in 1 (Ariete). Qui l’Ariete rappresenta sia il tredicesimo che il primo. 

L’Ariete si eleva ad Agnus Dei, l’Agnello sacrificale di Dio che espia i peccati dell’umanità. È Gesù Cristo, il tredicesimo seduto tra i 12 apostoli nell’Ultima Cena.

Nell’antica numerologia il numero 12 rappresenta la struttura che crea la nostra realtà separata, mentre il numero 13 è il portale del regno multidimensionale. In quanto tale, il tredicesimo esemplifica la dissoluzione della realtà ordinaria ed un radicale cambiamento di paradigma che frantuma le leggi convenzionali del mondo. 

Il 13 è il risveglio di una percezione che drasticamente rivela la natura illusoria della nostra realtà separata, minacciando la sopravvivenza dell’ego. È perciò che il numero 13 è stato considerato con sospetto e paura attraverso i secoli. Ci sono numerose tradizioni e miti che narrano di un tredicesimo membro di un gruppo che è stato tradito, oppresso, sacrificato, ucciso o trasfigurato. I più noti, oltre a Gesù e i suoi 12 apostoli, sono Re Artù e i 12 Cavalieri della Tavola Rotonda, il dio Baldur e le 12 divinità del Valhalla, Mitra, Filippo II il Macedone, ecc.

Nei segni dello zodiaco il cambiamento tra ciascun segno e il loro numero è sequenziale, ossia 1-2-3-4-ecc., fino a 12 dove la sequenza finisce e tutto ritorna all’1. È in questo cambiamento che dimora il mistero del tredicesimo. 

È qui che l’invisibile provvisoriamente si svela e diventa disponibile solo per coloro che hanno orecchie per udire e occhi per vedere.


© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

Immagine: dipinto di Giovanni Paolo Panini (1691-1765)

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lunedì 17 marzo 2014

Fine del viaggio

In questi ultimi giorni nel segno dei Pesci, ci avviciniamo alla fine del viaggio zodiacale. Un momento molto delicato, perché termina un ciclo e subito dopo ne inizia un altro. E alla fine del viaggio, possiamo chiederci se abbiamo raggiunto la meta, se abbiamo trovato quello che stavamo cercando. Se abbiamo perso la memoria del motivo per cui abbiamo intrapreso il viaggio, è importante non scoraggiarsi, poiché si tratta di un'amnesia molto diffusa, in vero la caratteristica più comune del genere umano. Il passato si riempie di mistero. Eppure non è vitale conoscere quello che è successo nel passato, capire da dove è cominciato tutto, poiché il passato è riciclato inevitabilmente nel presente. Negli episodi di questa vita, anche solo quelli di un anno, si racchiude il motivo di questo e di tanti altri viaggi.

Il viaggio attraverso lo zodiaco, dall’Ariete ai Pesci, copre l'intero percorso, che si ripete ciclicamente. Possiamo interpretarlo e concepirlo come il viaggio nel mistero della Luce e dell’Amore. Luce e Amore intesi come Totalità, Unità, Spirito, Dio.

Lo zodiaco è un viaggio alla ricerca dell'Amore che si conclude con l'insuccesso, ossia l'Amore non viene trovato. Tuttavia vi sono due tipi di insuccesso, nettamente diversi tra loro: uno ordinario, l'altro paradossale. L'insuccesso ordinario implica non trovare l'Amore al termine del viaggio e la partenza per un nuovo viaggio al fine di continuare la ricerca. L'insuccesso paradossale comporta la consapevolezza di non aver trovato l'Amore al termine del viaggio perché l'Amore è sempre stato con noi sin dall'inizio, non ci ha mai abbandonato, per cui da quel momento in poi non lo cerchiamo più, semplicemente lo viviamo, ricevendolo e dandolo, e iniziamo allora a Viaggiare veramente.

L’amore non ci abbandona mai indipendentemente da dove siamo, come ci sentiamo e da cosa facciamo. Questa è la consapevolezza esperienziale che matura idealmente alla fine del viaggio nei Pesci. Quello che abbiamo sempre disperatamente cercato è in realtà rimasto presente in noi, e sempre lo sarà.

17 marzo

All'1.46 del 17 marzo 2014, la Luna passa in Bilancia, avviando lo stadio conclusivo del plenilunio, che immette nella luna calante. La Luna Piena è un periodo molto carico di energia, che nelle ore successive al suo apice si stempera ed equilibria. Quando il Sole è in Pesci e la Luna in Bilancia, l'energia può riversarsi nella sfera delle relazioni, spronando l'immaginazione talvolta con fantasie romantiche o esotiche. Il rischio è innamorarsi delle fantasie e perdere di vista il rapporto autentico con gli altri. Si tratta di distinguere tra l'attaccamento alla fantasia riguardo l'altro, e la sua effettiva realtà. Quando diciamo "ti amo" o, alzando il tiro, "ti amerò per sempre" a qualcuno, ci stiamo riferendo a quella persona o alla nostra fantasia di quella persona? La risposta a tale domanda in genere arriva in seguito, molto prima dell'eternità. Quindi, prima di impegnarsi e promettere mare e monti, sarebbe forse consigliabile attendere un po', almeno aspettare un intero ciclo lunare...

"E se mi devi amare per null’altro sia
che per amore. Non dire 'L’amo per il
suo sorriso, il suo sguardo, il modo
gentile di parlare, per le sue idee
che si accordano alle mie e che un giorno
mi resero sereno'. Queste cose possono
Amato, in sé mutare o mutare per te.
Così fatto un amore può disfarsi.
E ancora non amarmi per la pietà che
le mie guance asciuga. Può scordare
il pianto chi ebbe a lungo il tuo
conforto, e perdere così il tuo amore.
Ma amami solo per amore dell’amore,
che cresca in te, in un’eternità d’amore!"

(Elizabeth Barrett Browning, nata con Sole in Pesci e Luna in Bilancia)

Immagine: "Incontro appassionato" di Frederick Goodall, nato il 17 marzo 1822, pittore britannico


Oggi 17 marzo, è la festa di San Patrizio, patrono dell'Irlanda, ricorrenza molto popolare, oltre che in Irlanda, anche negli Stati Uniti, Nigeria e altri paesi. Vari scritti sono attribuiti al santo, tra cui due potenti preghiere che indichiamo a seguire. Sono rivolte ai viaggiatori sia sul piano fisico sia su quello spirituale. Sono preghiere di protezione, intese a radicare la presenza di Dio e della Luce nel corpo e in ogni aspetto della vita fisica, creando un ponte tra cielo e terra. San Patrizio nacque nel 385 e mori nel 461, e sebbene il linguaggio sia conforme alla tradizione cristiana dell'epoca, esso si può applicare a qualsiasi tradizione. La seconda preghiera suggerisce inoltre l'attivazione di un cerchio di protezione con caratteristiche astrosciamaniche.

“Sia la strada al tuo fianco,
il vento sempre alle tue spalle,
che il sole splenda caldo sul tuo viso,
e la pioggia cada dolce nei campi attorno e,
finché non ci incontreremo di nuovo,
possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano.”

"Io, vado avanti per la mia strada,
sostenuto dalla forza di Dio.
La potenza di Dio mi protegge, la saggezza di Dio mi guida.
L’occhio di Dio mi indica la via,
l’orecchio di Dio è testimone delle mie parole.
Le parole di Dio siano sulle mie labbra,
la mano di Dio mi sostenga,
si apra dinanzi a me la via che conduce a Dio,
lo scudo di Dio mi difenda,
l’armata invisibile di Dio mi salvi dalle insidie del demonio,
dai difetti che mi imprigionano,
da tutti coloro che mi vogliono ingannare.
Durante il mio viaggio, breve o lungo,
da solo o accompagnato da molti, Cristo mi protegga sulla mia via,
perché una messe abbondante sia il frutto della mia missione.
Cristo con me, Cristo davanti a me, Cristo dietro di me,
Cristo alla mia destra, Cristo alla mia sinistra, Cristo sotto e sopra di me, Cristo dentro di me,
Cristo attorno a me dappertutto, Cristo con me mattino e sera.
Cristo nel cuore di chi pensa a me, Cristo sulle labbra di chi parla di me,
Cristo nello sguardo di chi mi guarda, Cristo negli orecchi di chi mi ascolta."


© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

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domenica 16 marzo 2014

Luce e Luna

Oggi è un giorno di grande Luce. E la Luce oltre a mostrarci il mondo così com'è, al di là delle nostre illusioni, mette talvolta in evidenza le illusioni stesse, ciò che intralcia il riconoscimento della Luce che esiste in noi e negli altri. Questo accade spesso durante la Luna Piena. Saper riconoscere le aree in cui seguitiamo a incontrare blocchi, rancori, frustrazioni e dolore, è un grande vantaggio perché consente di sapere cosa occorre lasciare andare.

Anche se siamo tentati a ripetere certi comportamenti nocivi o ci troviamo nel bel mezzo del loro sviluppo, invece di rimanere vittime passive, possiamo usare la volontà per aprirci alla Luce, a qualunque espressione suprema del Divino con cui sentiamo risonanza. Anche se questi rancori non cessano all'istante, possiamo riconoscere in noi il grande potere di evitare che si esprimano in modo distruttivo, dirigendoli verso la Luce.

Per esempio, se cominci a sentirti molto tesa e sai per esperienza che basta niente per scatenare in te la rabbia, e quindi trattare malamente chi ti sta vicino, con tutta la miseria che poi ne deriva, puoi ritirarti da sola nella tua camera ed esprimere la rabbia attraverso una danza. Prima di fare ciò rivolgiti alla Luce, offrendogli le emozioni che senti, così che siano trasformate e usate per un motivo alto. Puoi accendere una candela per sentire la presenza della Luce durante la danza e quando hai finito rimanere per qualche minuto in silenzio, dando il permesso ad energie luminose di sanarti.

Puoi anche metterti a correre e fare del lavoro fisico pesante, sentendo la rabbia che si brucia attraverso il tuo movimento, o recitare un mantra di rilascio, svolgere una meditazione dinamica, partecipare ad un rituale, danza collettiva, o fare semplicemente qualcosa di buono per te e gli altri, ecc. Insomma, ci sono tante possibilità, e si tratta di essere creativi o lasciarsi consigliare. Quello che conta è inviare l'energia, bella o brutta che sia, verso la Luce e in situazioni che non danneggiano nessuno, incluso te stessa.

Quando un'energia potenzialmente nociva è indirizzata verso la Luce, si pongono le condizioni per eventi miracolosi di guarigione. Siamo tutti collegati, ricorda. Confida che se fai questo, da qualche parte nel mondo una persona può salvarsi da un evento disastroso, avere un'esperienza di grande gioia o, proprio come te, ricevere la forza per evitare di compiere azioni nocive. Quindi oggi, giorno di Luna Piena, giorno di grande Luce, celebriamo l'arrivo della Luce insieme, danzando dentro e fuori di noi, lasciando che ogni rancore si riversi nella Luce...


La Luna Piena è esatta il 16 marzo, alle 18:08.

Per informazioni vedi: http://astrosciamanesimo.blogspot.it/2014/03/luna-piena-in-vergine-16-marzo-2014.html

 
© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

Immagine: dipinto di Sir Edward Burne-Jones

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