venerdì 21 marzo 2014

Emergenza Ariete


L'Ariete rappresenta l’emergenza immediata di una coscienza, chiara e apparentemente individuale, dalla confusione collettiva e dal buio indefinito. Tale emergenza ha una finalità precisa nell’ambito del ciclo annuale ed è destinata ad esaurirsi (a sacrificarsi) una volta che il suo compito è stato portato a termine. 



Nel processo di contaminazione dell’ego, finisce invece con l’essere bloccata e condensata. Essa si separa dal processo creativo divino ed assume una sua identità illusoria che può sopravvivere unicamente in un habitat altrettanto illusorio, che è appunto il mondo che la maggior parte degli esseri umani credono di vedere. 

L’Ariete rappresenta l’espressione più pura dell’ego: la più forte, ma anche quella, per certi versi, più facile da identificare e guarire. Il riconoscimento di questo ego è generalmente semplice e privo delle complicazioni e sottigliezze che proliferano allorché la separazione evolve in altri segni. 

In questo stadio arietino il lavoro consiste nel donare e sacrificare l’energia transitante e nel dirigerla coscientemente verso l’Intento. 

E’ un atto di offerta e sacrificio che nulla ha a vedere con la mortificazione o il dolore. Significa trascurare i desideri dell’ego ed esprimere energia affinché il mondo raggiunga i suoi massimi obiettivi. 

Può anche voler dire trascurare il punto di vista dell’ego riguardo quelli che sono i desideri dell’ego, manifestandoli invece apertamente, così che posso raggiungere il mio obiettivo insieme a quelli del mondo. In questo processo l’energia che era bloccata o congelata è destinata a sciogliersi e fluire verso la sua fonte originaria. 

L’Ariete, come l’Agnello pasquale, è un essere che risorge dalla morte e che quindi non può temerla. Ed è questa la specificità della Pasqua cristiana: la resurrezione del Figlio di Dio. “Il periodo della Pasqua è un periodo di gioia, non di dolore. Guarda il tuo Amico resuscitato e celebra la sua santità con me. Perché la Pasqua è il periodo della tua salvezza insieme alla mia” (UCIM, T453).

L’Ariete sente la responsabilità di iniziatore del ciclo annuale e non può perdere tempo. Occorre fare presto, essere chiari e diretti, tralasciare ogni tipo di complicazione e affrontare con coraggio ogni ostacolo anche a costo del proprio sacrificio. 

“Azioni e non parole” è il motto di questo segno. 

© Franco Santoroinfo@astroshamanism.org

Immagine: "Angelo rosso" di Osvaldo Licini, nato il 22 marzo 1894, Sole in Ariete e Luna in Bilancia.

Prossimi programmi e seminari, vedi: 
Per accedere alla nostra pagina su Facebook, clicca qui  


Nessun commento:

Posta un commento